Era il 20 giugno 1997 quando la società Comet, presieduta da Ivo Blandina, inaugurava il porto Marina del Nettuno a Messina. Esattamente dieci anni più tardi sarebbe stato aperto l’omonimo ristorante-lounge bar, da cui si può ammirare in lontananza la località calabrese di Villa San Giovanni (qui siamo a pochi metri dallo Stretto).
Se il ristorante è ormai da diversi anni in Guida Michelin, il cocktail bar sta scrivendo una storia sempre più personale, grazie al lavoro del bar manager messinese d’origine Christian Constantine, arrivato qui nel 2017.
Marina di Nettuno, due anime in un’unica insegna
Si trova all’interno del Marina del Nettuno Yachting Club il ristorante-lounge bar di cui vi parliamo oggi: due sono le anime dell’insegna, ognuna delle quali vanta un esclusivo dehors che affaccia sulle barche degli associati e che di sera indossa una veste luminosa e intima.
Se nel ristorante si prediligono tovagliato bianco, sedie nere, soffitto bianco con travi in legno e parquet, il cocktail bar è un ambiente più ristretto in cui lo spazio dedicato alla preparazione dei cocktail si suddivide da quello di servizio.
In inverno è sempre il parquet a fare da sfondo alle serate ospitate in una sala aperta con vista sul porto, mentre d’estate il banco bar dialoga senza filtri con il dehors, dal quale i camerieri portano e ritirano le comande.
Il menu del cocktail bar varia due volte l’anno (l’ultima è stata il 1° maggio) e spazia tra 15 signature, espressioni più sincere della miscelazione di Christian Costantino, e i classici, declinati in due varianti.
THE signature lavorano su due elementi: stagionalità e vendibilità. In carta sono presenti esclusivamente creazioni legate al periodo dell’anno e i bestseller, ovvero i drink più apprezzati dalla clientela.
L’obiettivo è di utilizzare la carta per fare cultura intorno ai classici, anche nella sezione signature. Rilassati e sorridi è uno stile Old Fashioned, preparato con due tipologie di whisky – Jeam Bin e Laphroaig – miele salato al limone, cordial di camomilla e alloro e dry bitter tonica al posto della soda. Il motivo del nome? “Sul bordo del bicchiere si trova un orsetto gommoso, che riesce a strappare un sorriso a chiunque”.
The Negroni in bianco rivisita un grande classico, con gin, vermouth bianco, rosolio di bergamotto aromatizzato al basilico e cubi di anguria congelati, che vanno ad aromatizzare il drink durante la bevuta.
“L’Artista riprende la mia grande passione, che viene qui espressa con un sour – gin, limone, mandorla, cordial di pesche e basilico – e con una cialda edibile di riso, sopra il quale viene raffigurata l’opera di Banksy Girl with Balloon (La ragazza con il palloncino)”. Diversi cocktail della carta sono incentrati su un altro aspetto: quello nutrizionale.
Thus, the Negroni AntiAge viene realizzato con miele alla curcuma, infuso di citronella e sedano, Una mela al giorno è un Margarita con tequila, limone, cordial di mela verde e bergamotto, crusta di sedano disidratato, pittura edibile alla mela, mentre il Gim let it be è un twist sul Gimlet, cocktail nato per aiutare i marinai contro lo scorbuto. Al cordial di lime sono stati aggiunti tre ingredienti multivitaminici, alloro, curcuma e tarassaco, e, a completare la ricetta, gin e uno zucchero filato di arancia, pompelmo e limone.
La proposta parla anche del territorio: nel menu vengono usati gin di origine siciliana, acqua di mare, olio di canapa in gocce, infuso di foglie d’ulivo e carrubo, fico d’India, limoncello, zibibbo, erbe dell’orto, e così via.
I classici vengono invece preparati sia da ricetta tradizionale, sia nella formula fai da te, in cui il cliente può scegliere il distillato per il proprio classico preferito fra una gamma di 14 gin, 4 tequila e 6 vodka.
Il ristorante e l’attenzione alla sostenibilità
Per quanto riguarda il ristorante, la cucina elegante e raffinata è guidata dello chef Anoj Sandaruwan, il quale mette in luce il pesce locale in abbinamento a pasta, pane e dessert fatti in casa con ingredienti del territorio e grani antichi.
Il menu è composto da quattro piatti per portata, a loro volta preparati da 3-4 ingredienti. Tecnica e creatività vengono utilizzate con padronanza e mai a soli fini stilistici: spesso sono funzionali a rivisitare piatti iconici della cultura locale e nazionale, come il Crudo di mare con caramello di cappero, frutti senapati e passion fruit; l’Acciuga a beccafico, con salsa al limone e pancetta croccante; le Linguine ai gamberi, con crema di peperoni e pinoli tostati, o il Branzino al forno, con miele all’arancia e verdure saltate. I dessert parlano ancora una volta il dialetto locale, in particolar modo nella Millefoglie di cassata.
La scelta dell’abbinamento spazia dalle bollicine, italiane e straniere, ai vini rosati, bianchi And rossi, che contano alcune etichette isolane. L’abbinamento cocktail non viene proposto, ma è possibile scegliere il drink preferito dalla carta e abbinarlo a proprio piacimento ai piatti.
Il porto Marina del Nettuno è uno dei due in tutta la Sicilia ad aver attenuto il riconoscimento Bandiera Blu. Il motivo? L’impegno in tema ambientale portato avanti da anni e che viene valutato secondo 33 criteri – dalla balneabilità delle acque alla raccolta differenziata – da un’ONG danese, la Foundation for Environmental Education, è risultato eccellente.
A testimonianza dell’interesse verso l’ambiente, il porto ha sottoscritto diversi anni fa anche il progetto “LifeGate Plastic Less”, che si prefigge di rimuovere la plastica dal mare. E, proprio per questo motivo, il locale non prevede l’utilizzo di plastica e serve ai propri clienti un menu realizzato con carta ecosostenibile, riciclabile e con zero emissioni di CO2.
Chi è Christian Costantino
Nato a Messina nel 1985, Christian Costatino studia Scienze della Comunicazione e della Formazione, discipline che fonderà insieme alla sua passione per l’arte nel lavoro di barman.
Le prime esperienze all’età di 21 anni lo vedono all’attivo in discoteche e locali di provincia. Poi la scalata, verso i cocktail bar di ricerca, prima nel ruolo di bartender e, da due anni a questa parte, come bar manager e direttore di struttura de La Marina del Nettuno a Messina. Il suo cocktail preferito? Il Martini. Il suo distillato? Il gin.