The World Gin Day è la celebrazione annuale dedicata a uno degli alcolici più versatili e amati: cade ogni secondo sabato di giugno ed è l’occasione ottimale per scoprire e apprezzarne la storia, la cultura e tutte le varietà di gin disponibili ad oggi in tutto il mondo.
Il gin è una bevanda alcolica particolarmente apprezzata per il suo caratteristico sapore di bacche di ginepro e viene spesso infuso con una varietà di botaniche come spezie, erbe, agrumi e fiori che ne arricchiscono il profilo aromatico.
La nascita del World Gin Day
The World Gin Day offre l’opportunità agli appassionati di tutto il mondo di scoprire nuove etichette e tipologie di gin, partecipare a degustazioni e imparare di più sull’arte della distillazione. Per l’occasione i cocktail bar e ristoranti di tutto il mondo propongono eventi speciali tra masterclass con esperti del settore, drink list a base di gin e tour nelle distillerie locali.
Il primo World Gin Day è stato ideato dall’appassionato di gin Neil Houston nel 2009 a Birmingham, anche se la celebrazione che è arrivata fino ad oggi è a opera di Emma Stokes aka GinMonkey e autrice del libro The Periodic Table of Cocktails.
Così Emma e Neil decisero, nel 2010, di portare il World Gin Day inizialmente in un piccolo gin bar di Londra, invitando alcuni amici di Emma a godersi la giornata insieme. Nel 2013 la responsabilità del World Gin Day arrivò subito tra le mani di Emma, che fece crescere la celebrazione di anno in anno e unendo 200 milioni di amanti del gin solo sui social media.
Gin: qualche accenno storico
Come detto precedentemente, nel Medioevo il gin era una bevanda alcolica dal sapore predominante di bacche di ginepro, scelte per le loro proprietà medicinali nonché utili contro disturbi come la gotta e la dispepsia.
Inizialmente sviluppato a partire dal Jenever, liquore tradizionale olandese e belga, il gin emerse nel 13° secolo in Olanda, ma acquisì maggiore popolarita nel Regno Unito alla corte del condottiero olandese Guglielmo d’Orange salì al trono inglese e scozzese con la moglie Maria Enrichetta Stuart.
Il regnante promosse la distillazione di bevande alcoliche e presto la produzione di gin superò quello della birra: le distillerie britanniche iniziarono dunque a produrre la loro versione del Jenever, abbreviando il nome in “gin”.
Così, già durante la Guerra dei Trent’anni (1618 – 1648), i soldati bevevano il “coraggio olandese” e il gin si rivelò estremamente utile anche nelle colonie per combattere contro la malaria mascherando il sapore amaro del chinino: così si diede vita al Gin & Tonic.
Arrivando nel 18° secolo, bere alcolici era considerato più sicuro che bere acqua, la quale spesso era contaminata, e il gin era economico e facile da produttore con prodotti inglesi come l’orzo di bassa qualità, inadatto alla birrificazione ma perfetto per la produzione di gin.
Ciò che fece aumentare di popolarità il gin in quel periodo fu anche il conflitto politico tra inglesi e francesi, perché i primi tassavano il brandy francese e incentivavano il consumo del gin riducendo le tasse sulla distillazione della bevanda alcolica e rimuovendo l’obbligo di licenza.
Ad oggi il gin è più popolare che mai, sia bevuto liscio, “on the rocks” oppure per i cocktail, tanto che nel 2017 la sua popolarità ha superato di gran lunga quella della vodka. Se non si vuole aspettare un anno intero tra un World Gin Day e l’altro, la buona notizia è che ci sono altre occasioni durante l’anno che rendono omaggio allo spirito: gli Stati Uniti celebrano il National Gin and Tonic Day il 9 aprile, mentre l’International Gin and Tonic Day cade il 19 ottobre.