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Cosmopolitan Day, l’iconico drink rosa più bevuto al mondo

Il drink dalle mille sfumature di rosa, riunisce il 7 maggio tutti gli appassionati di mixology per festeggiarlo. Dalla sua storia controversa, ai personaggi che lo hanno reso celebre, andiamo a scoprire assieme qualche curiosità sul cocktail più femminile di sempre.

Maggio è il mese del Cosmopolitan

Il giorno scelto per celebrare questo cocktail iconico è il 7 maggio, pertanto vi consigliamo di richiederlo al vostro bartender di fiducia. Può essere sorseggiato durante l’ora dell’aperitivo come pre-dinner, ma anche dopo cena. In una serata di primavera inoltrata, come in questo periodo, un ottimo cocktail dalle note fruttate è più che piacevole. Una delle caratteristiche principali del Cosmopolitan è la freschezza, e se davvero ci fosse un drink capace di indurre le persone a bere qualcosa di mai bevuto prima, beh sarebbe questo.

La storia del cocktail

Il Cosmopolitan ha una storia molto controversa nel mondo della miscelazione, le sue origini risalgono agli anni ‘30, quando la ricetta originale non era a base di vodka ma di gin. Poi inspiegabilmente se ne sono perse le tracce fino agli anni ‘80, quando diversi bartenders americani hanno iniziato a contendersi la paternità del cocktail.

Tra i più famosi ricordiamo Toby Cecchini, che elaborò il Cosmopolitan al The Odeon di New York City nel 1987; e Cheryl Cook, bartender e proprietaria del The Strand. Il suo drink, in seguito, fu citato dalla famosa rivista Cosmopolitan, da cui poi prese il nome il cocktail.

L’ipotesi più accreditata attribuisce proprio a Cheryl Cook l’invenzione del drink. Potremmo dire che la leggenda narra di un incontro fortuito, avuto dalla bartender, con l’Absolut Citron. Una vodka aromatizzata al limone che la ispirò al punto tale da inventare un nuovo cocktail, il Cosmopolitan. Cheryl definì così la nascita del nuovo cocktail “Il Martini stava tornando di moda, con il suo bicchiere classico. Alle donne non sembrava piacesse molto il cocktail, ma piuttosto piaceva essere viste con il bicchiere Martini in mano”. Nasce così l’idea di creare un cocktail elegante, da coppa Martini, ma per le donne.

E non a caso un decennio dopo il cocktail, inventato da una donna per le donne è divenuto un classico senza tempo grazie a due donne. La prima è la cantante Madonna, che dopo aver bevuto il Cosmopolitan dal grande Dale Degroff al Rainbow Room di New York City, non ne ha potuto più fare a meno. E poi abbiamo l’icona del glamour Carrie Bradshaw, personaggio principale della serie “Sex and the City”, che a ogni buona occasione mondana non fa altro che sorseggiare Cosmopolitan.

Il Cocktail Rosa internazionale e la sua ricetta

Il Cosmopolitan o Cosmo è famoso per essere il drink statunitense più bevuto negli anni ‘90. È un cocktail alcolico internazionale a base di vodka, riconosciuto ufficialmente dalla International Bartenders Association (IBA). Fa parte della famiglia dei Cape Codder, drinks a base di vodka e succo di mirtillo rosso, generalmente viene servito in coppa. Elegante e raffinato, con un buon equilibrio tra dolcezza e acidità, checché se ne dica, è un cocktail con gradazione alcolica abbastanza alta, che smorzata dal succo di cranberry dona al drink un profumo tenue e piacevole a ogni sorso.

Vi lasciamo qui di seguito la ricetta per farvi venire voglia di correre ad assaggiarlo. Noi siamo dei classicisti, in alcune ricette troverete il mirtillo, ma noi siamo per la tradizione che vede il cranberry come artefice del suo rosa iconico.

Cosmopolitan

  • 40ml Vodka al limone
  • 15ml Cointreau
  • 15ml succo di lime fresco
  • 30ml succo di cranberry

Mettete tutti gli ingredienti in uno shaker col ghiaccio, agitate e filtrate con un colino in una coppetta precedentemente raffreddata. Decorate, infine, il vostro drink con una rondella di lime.

 

Clelia Mumolo

Redazione MT Magazine

Redazione MT Magazine

MT Magazine è una finestra sempre aggiornata sul mondo della miscelazione italiana e internazionale. Nata nel 2017, da un’idea di Laura Carello, il progetto ambiva a creare una guida circoscritta ai cocktail bar di Torino e Milano, in pochi anni poi si è ingrandita al punto tale da diventare un vero e proprio magazine di riferimento per il settore della mixology e gli appassionati di cocktail.

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