Uno dei cocktail bar più popolari di Roma, Co.So, ha cambiato concept. DUDE è la nuova faccia del progetto di Giulia Castellucci (bar manager) e Riccardo Bucci (chef). Il locale, che aveva fatto avanguardia nel campo della miscelazione nel quartiere Pigneto, adesso riparte con una veste tutta nuova, diventando il primo fast Drink&Food di Roma.
Le conferme
“Spread love, it’s the dude way” è il motto del nuovo locale romano: “non solo un invito a godere della buona compagnia, ma un desiderio di creare un luogo inclusivo dove ognuno possa sentirsi a casa, in equilibrio tra divertimento e qualità”. Prima ancora delle novità, i titolari di Co.So vogliono infondere certezza. Cambia il format, ma non la convivialità che tanto aveva caratterizzato l’insegna precedente.
“Co.So è stato aperto tanti anni fa. Nel tempo, il quartiere del Pigneto è cambiato tanto. Da qui la scelta di rinfrescare il locale, sotto tutti i punti di vista. Adesso, possiamo dire di essere orgogliosi. Il format si sposa alla perfezione con il contesto che aveva accolto Co.So”.
Le novità
Il locale è stato completamente ripensato negli arredi, che adesso riprendono lo stile della street art, richiamata nei tanti graffiti alle pareti, ma anche perfettamente in sintonia con la scelta di luci viola, che regalano un effetto notturno all-day al locale.
La proposta culinaria è adesso quella di un fast food di qualità, suddivisa tra tre categorie di burgers – i classici Old School, i creativi Slurpy, e i twist Supreme – ma anche side, ovvero piatti in dimensioni ridotta, quali patatine fritte (fries), nuggets, gyoza e gamberi fritti.
Sul lato cocktail, invece, non cambia in alcun modo la ricerca, che resta di alto livello e che in questa prima drink list si ispira alle arti della strada. Quattro sono le sezioni in cui si suddivide, ognuna delle quali si compone di tre drink: music (jazz, freestyle, techno), drug (intesa come una delle tante sfaccettature della strada), style (fisherman, bling bling, black lolita) e art (fotografia, tag, hip hop).
She ain’t like it è un twist sull’Americano, in cui il bitter e il vermouth rosso vengono miscelati con Cynar e Perrier. Il legame con la droga, e in particolare con la cocaina, è da ritrovare nel gusto della bevuta, amaricante, così come la polverina bianca che dà dipendenza. Sempre rimanendo nella categoria Drug, Grace è un cocktail che, tra gli ingredienti, vede la presenza di marijuana, mixata con London Dry Gin, Braulio Riserva Speciale e fake lime.
Say Cheese, della categoria Art, viene preparato con London Dry Gin, elisir di limone e tonica rovere San Pellegrino, realizzata con un estratto dell’omonimo legno, elemento imprescindibile nella stagionatura del formaggio (in inglese Cheese). Bling bling, nello slang hip-hop, sta a indicare l’ostentazione nel campo dell’abbigliamento: dai gioelli applicati sui denti alle catenine dei rapper color oro, ripreso nel cocktail realizzato con vodka, Gucci cordial e Prosecco.
Freestyle, della categoria Music, è una libera interpretazione dell’abbinamento gin-cetriolo. La bar manager utilizza una varietà di spirit floreale, abbinata a un cordiale di cetriolo, erba cipollina e pompelmo.