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Edoardo Mastroianni del Lève di Torino vince la Sabatini Cocktail Competition (e annuncia qualche novità)

lève

È Edoardo Mastroianni, classe 1990, barman del Lève di Torino il nuovo International Tour Ambassador di Sabatini Gin: sua infatti la vittoria della Sabatini Cocktail Competition 2023, la gara di bartending ispirata quest’anno alla “The new Wave of Sharing”.

I partecipanti si sono sfidati nella finale di Cortona lavorando sul tema della convivialità, partendo dall’aforisma dell’autore Marc Levy: Ciò che fa di noi degli esseri umani, è la felicità di condividere”. A trionfare e a portarsi a casa – oltre al ruolo di Ambassador – un viaggio di cinque giorni in India è stato appunto Edoardo, con le sue versioni del Mint Julep e dello Stinger.

All’indomani della vittoria, ne abbiamo approfittato per farci raccontare un po’ di novità sul locale torinese, elegante ristorante e Lounge bar ricavato all’interno di una villa del Settecento, che ha davanti a sé qualche bella novità in fatto di mixology. “Dopo l’estate stiamo lavorando all’apertura di un cocktail bar al piano di sotto”, racconta Edoardo. “Dove lavoreremo al 100% sulla mixology. Una bella novità che ci darà la possibilità di ampliare ulteriormente la nostra attenzione ai drink“.

Edoardo Mastroianni: chi sei?

Il mio percorso in questo mondo inizia a Milano, la mia città natale. Sono sempre stato innamorato e affascinato dal mondo del bartending, degli home made del buon bere. Già quando ero ragazzo mi piaceva andare in giro per provare cose nuove, scoprire drink e abbinamenti. La parentesi che ha cambiato un po’ la mia vita professionale è stata all’Ego, dove ho conosciuto Katerina Logvinova, che è stata la mia maestra: lei mi ha insegnato tutto quello che so sulla mixology.
Poi ho avuto altre esperienze all’estero, soprattutto in Spagna e in Australia, dove ho imparato molto sulla velocità e ho avuto un’ispirazione più internazionale“.

Al Lève quando arrivi?

“Ero in Australia, mi chiamano per questo progetto molto ambizioso a Torino. Qui mi hanno dato carta bianca, ho avuto l’opportunità di partire da zero usando le mie idee e mettendo a frutto la mia creatività, ed è stato per me l’inizio di una bella avventura”.

Qual è l’ispirazione della carta cocktail del Lève?

“L’ispirazione è innanzitutto quella di utilizzare frutta di stagione, trovata nei mercati locali del Piemonte. Facciamo tutto home made, e diamo grandissima attenzione ai classici, anche nella loro reinterpretazione. Proviamo a uscire un po’ dai canoni dando un valore aggiunto tramite le preparazioni home made, per esempio nel Mojito usiamo uno sciroppo di zucchero fatto in casa, fortificato con della menta fresca”.

Cosa si beve al Lève?

“La lista è composta da otto signature che cambiano ogni tre mesi, in modo che i nostri clienti possano sempre bere qualcosa di nuovo, e in modo da poter seguire la stagionalità. Per esempio in questo momento un drink a cui tengo molto è il Good Times, un milk punch base gin, con mezcal, sciroppo fatto in casa di fragole a lampone, liquore di sambuco, tintura di peperoncino fatta in casa, limone e latte. Oppure il Waterfalls, base rum cubay infuso al burro d’arachidi fat washed, agua fresca di papaya fatta in casa, lime fresco e tintura di coriandolo fresco home made”.

E per gli analcolici?

“Ne abbiamo sempre cinque in una drink list dedicata, anche qui cambiano ogni tre mesi: è una fascia di pubblico a cui teniamo molto”.

Qual è il tuo cocktail preferito?

“Il Martinez: purtroppo non è un drink così noto e generalmente non è fatto bene come vorrei, ma è un grande classico che adoro”.

Leve

E il tuo spirit preferito?

“Sono un grande fan del rum, ma mi piace molto anche il mezcal”.

 

Valentina Dirindin

Valentina Dirindin

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