Certe tradizioni nascono in silenzio, tra le mani impolverate di un bartender a fine turno, tra uno shot di Fernet-Branca e una stretta di mano che dice tutto. È accaduto così, nei primi anni Duemila, a San Francisco. In quel gesto ripetuto ogni sera – il passaggio del testimone tra colleghi dietro al bancone – è nato il Bartender’s Handshake, simbolo di fiducia e appartenenza. Un rito semplice, ma potente.
Nel 2013, Fernet Branca ha deciso di dare forma concreta a questo rituale e trasformarlo in un oggetto simbolico: è così che è nata la prima COIN. Non una semplice medaglia, ma un segno distintivo, capace di rappresentare il legame invisibile che unisce la comunità globale dei bartender. L’idea era quella di rafforzare il senso di appartenenza al brand, premiando i professionisti più appassionati con un oggetto unico e fortemente rappresentativo. Da allora, ogni Paese in cui Fernet-Branca è particolarmente amato ha visto nascere la propria COIN, spesso disegnata per raccontare l’identità culturale locale e il linguaggio visivo del territorio. Queste monete sono simboli di orgoglio, riconoscimento e fedeltà, veri passaporti per chi appartiene alla famiglia Fernet.
Ma quest’anno è successo qualcosa di diverso. In occasione del 180° anniversario di Fernet Branca, è nata l’esigenza di fare un passo ulteriore, coinvolgendo ancora più direttamente chi questa cultura la vive ogni giorno dietro al banco. Nasce così l’idea di rendere protagonisti i bartender nella creazione della coin celebrativa del 2025.
Non solo destinatari, ma creatori. Per la prima volta in Italia, infatti, è stato strutturato un vero e proprio Coin Program: trenta bartender selezionati tra i più attivi e meritevoli della community – presenti sui social, nelle fiere, negli eventi firmati Fernet Branca – sono stati invitati a Milano per vivere un’esperienza creativa unica. Tutti loro sono portavoce autentici dei valori del brand, molti già possessori di almeno due COIN. Suddivisi in tre team, hanno ricevuto un brief e lavorato insieme alla realizzazione di tre proposte grafiche per rappresentare al meglio lo spirito di quest’anno speciale.
A guidarli, in questo percorso, un illustratore professionista e il Global Brand Ambassador, in una giornata che è stata workshop, incontro, condivisione e festa. La COIN vincitrice sarà svelata ufficialmente durante il Roma Bar Show 2025.
Nel frattempo, le regole del gioco restano quelle di sempre. Una COIN non si chiede: si guadagna. È un riconoscimento che arriva con il tempo, con l’impegno, con la capacità di incarnare i valori della community. Chi la riceve sa che ha tra le mani non solo un oggetto, ma un’onorificenza. Va portata con sé sempre, come un segno di identità. Non si scambia per denaro, e quando viene ceduta, lo si fa solo in cambio di un’altra COIN, mai alla leggera. Quelle donate o ricevute come premio hanno un valore ancora più intimo e profondo.
L’integrità della moneta è sacra: modificarla – ad esempio forandola per farne un ciondolo – significa cancellarne il significato. E anche il gesto di mostrarla ha una sua ritualità: mai nelle mani altrui, ma sul bancone o su un tavolo, in modo che parli da sola. Il momento giusto per usarla? Quando si ordina uno shot di Fernet-Branca, quando si entra in un bar e si vuole dire, senza parole: io ci sono, sono uno di voi.
Chi possiede una Fernet Branca COIN non ha solo una medaglia. Ha tra le mani una chiave simbolica, capace di aprire porte, costruire legami, accorciare le distanze tra colleghi sparsi in ogni angolo del pianeta. Non serve una divisa per sentirsi parte di qualcosa. A volte, basta una moneta.
E nel mondo della mixology, poche cose hanno questo potere. Una COIN Fernet Branca non è un premio da mettere in mostra. È una dichiarazione di appartenenza, un gesto silenzioso che racconta una storia, una passione, un’identità. Da San Francisco a Milano, dai bar underground ai cocktail bar stellati, quella storia continua. Una COIN alla volta.
