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Grand Tour Gin, un viaggio onirico che parte dalla Sicilia per giungere a nuove mete

Grand Tour Gin era il viaggio per eccellenza, quello destinato alla perfezione del sapere e alla conoscenza e che si conclude visitando la Sicilia.

 

Christian Sciglio, bartender patron del famoso Morgana Lounge Bar, nel ruolo di alchimista ribalta destinazione e origine, creando la ricetta capace di restituire la suggestione della Sicilia e delle intense sfumature che la caratterizzano.

Com’è nata l’idea di Grand Tour Gin?

L’idea è nata 9 anni fa, ma poi subito accantonata perché non mi sentivo soddisfatto dei risultati raggiunti. Avevo l’ambizione di creare un prodotto siciliano, fatto da un siciliano e con tutte le botaniche siciliane. Nel laboratorio del Morgana mi ero cimentato con varie sperimentazioni a livello di infusione, alcune delle quali sono tutt’oggi presenti nel Grand Tour Gin, ma il progetto ai tempi non ero riuscito a realizzarlo ed è rimasto chiuso in un file sul computer per tutto questo tempo. Poi scoppia una pandemia mondiale che ci costringe tutti a star fermi e ho pensato di riaprire quel file e riprovarci. Contatto così la Distilleria Quaglia e il progetto prende vita, anche grazie a Carlo Quaglia che ha apprezzato fin da subito la ricetta che avevo creato, attraverso uno scambio continuo di provette su e giù dalla Sicilia e poi è arrivato il gran giorno in cui siamo arrivati alla combinazione giusta ed è nato Grand Tour Gin.

Che progetto c’è alla basa della distillazione di un nuovo Gin?

Il nome Grand Tour nasce come omaggio al viaggio che ha come fine la ricerca di Arcadia come mito della vita vissuta lontano dalla corruzione della civiltà. Un viaggio che aveva sedotto il celebre fotografo Van Gloeden al suo arrivo a Taormina a fine Ottocento, e grazie al quale aveva affermato di aver ritrovato il tanto sognato modello di perfezione. Il nostro progetto è quello di portare, invece, la Sicilia al resto del mondo con un immaginario Grand Tour al contrario, in cui Taormina non è la meta, ma la partenza.

Quale sono le sue caratteristiche?

Grand Tour Gin è un concentrato di carattere, enfatizzato dall’utilizzo di botaniche autoctone come la Mela Cola dell’Etna, il pomodoro ciliegino di Pachino, il cappero di Salina e l’ortica della Piana di Catania. La tecnica di produzione mista tra distillazione e macerazione rende questo gin al contempo profondo e fresco. Di colore giallo paglierino, grazie agli infusi naturali di pomodoro pachino e foglie di ulivo, regala al naso un profumo inteso e balsamico delle foglie di ortica e dell’origano. La texture conquista la bocca senza essere invadente, lasciando gradualmente spazio a un’avvolgente impronta di resine e botaniche mediterranee moderate dalla dolcezza del pomodoro.

In miscelazione come potrebbe essere impiegato?

È perfetto per il più classico dei Gin tonic dal gusto speziato, da consigliare con una tonica non aromatizzata e senza nessun zest o garnish, per non perdere il sapore incisivo delle sue botaniche. Eccellente nel Negroni e intrigante per un Martini Cocktail diverso dal solito. Ottimo da bere in purezza grazie al sapore dolce del pomodoro pachino con queste note balsamiche date dall’ortica e l’origano. E perché no, gelido da frigorifero per un fine pasto dal gusto deciso.

Che novità comporta sul mercato dei distillati? A chi è indirizzato a livello di consumo?

Si differenzia dagli altri perché non è il classico gin siciliano agrumato, l’unico agrume presente in Grand Tour Gin è il limone verdello, una tipologia di agrume molto delicato e poco persistente a livello di palato. È un Compound Gin super strutturato e versatile, si presta benissimo in miscelazione ma anche nei classici può essere impiegato senza alcun problema. È stato pensato ovviamente per il mondo bartending, ma anche a livello di gastronomia, per alcuni degli chef più importanti potrebbe rilevarsi un prodotto completamente valido. Vorrei che rimanesse un prodotto di eccellenza siciliano che sia richiesto per la sua originalità e che continui nel tempo a rappresentare una ripartenza per il settore dopo gli ultimi anni che abbiamo vissuto.

 

 

Clelia Mumolo

Redazione MT Magazine

Redazione MT Magazine

MT Magazine è una finestra sempre aggiornata sul mondo della miscelazione italiana e internazionale. Nata nel 2017, da un’idea di Laura Carello, il progetto ambiva a creare una guida circoscritta ai cocktail bar di Torino e Milano, in pochi anni poi si è ingrandita al punto tale da diventare un vero e proprio magazine di riferimento per il settore della mixology e gli appassionati di cocktail.

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