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“Italians do it better”: la storia del bartender calabrese Giulio Amodio

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Giulio Amodio

Dal bancone del China Tang di Londra al recente lancio del suo Seatrus Gin, servendo nel frattempo ospiti di lusso come Beckham, gli Oasis e Russell Crowe.

Nella Londra del bar brilla, ormai da quasi 20 anni, il tricolore di Giulio Amodio. Non certo l’ennesimo italiano volato nella city per trovare successo dietro al bancone, ma senza dubbio uno dei primi a portare l’ospitalità Italian style nel Regno Unito. Tanto da arrivare addirittura a creare un prodotto tutto suo. La storia di oggi ci porta a The Dorchester Hotel, più precisamente al China Tang Bar, dove Amodio ricopre da ben 17 anni il ruolo di Beverage Director.

Giulio, raccontaci di te: qual è stato il percorso che ti ha portato dalla tua Calabria fino a Londra?

Giulio Amodio

Sono arrivato in Inghilterra nell’aprile del 2006 con 1000 euro in tasca e tanti sogni nel cassetto. Sono riuscito a superare il mio primo anno e mezzo, che è sempre il più difficile vista la scarsa dimestichezza iniziale con la lingua inglese, per poi vedermi arrivare la proposta di lavoro presso il China Tang Bar al Dorchester di Londra. Il locale aveva aperto da poco più di un anno e io ero ancora del tutto ignaro del suo immenso potenziale. Non avrei mai immaginato che in futuro sarebbe diventato un’icona della ristorazione cinese e della miscelazione orientale nel cuore dell’Europa. Devo molto ai miei predecessori, Davide Guidi e Luca Cordiglieri, allora presidente della United Kingdom Bartender Guild: ho imparato tanto da entrambi. Siamo partiti da una miscelazione classica, ma quando nel 2011 i trend della mixology hanno iniziato a cambiare insieme al mio bar team abbiamo avviato ricerche su tradizioni, costumi e ideologie della cultura cinese, mettendoli al centro dei nostri nuovi signature drink. Per il bar del China Tang questa scelta, all’epoca non certo scontata, è stato un vero e proprio successo. Fin dall’inizio la clientela ha interagito e risposto molto bene alla nostra nuova idea di cocktail Chinese inspired“.

china tang

Nel corso di quasi 20 anni di attività, quali sono stati i momenti più significativi di quest’esperienza londinese?

“In 17 anni di China Tang ho vissuto tantissimi momenti unici e indescrivibili. Come quella sera in cui, a tarda ora, è arrivato David Beckham, nostro cliente abituale. Verso l’una di notte, mi ha chiesto se potesse avere il bar a disposizione per intrattenere degli ospiti. Alle tre del mattino mi sono ritrovato seduto con lui, Romário e Ronaldo, a bere un drink come vecchi amici. Oppure quella notte in cui, alle 3 del mattino, ero dietro il banco bar con Russell Crowe, insegnandogli a preparare un Espresso Martini. E questi sono solo alcuni dei tanti episodi straordinari che ho vissuto, anche se molti altri, forse, è meglio non raccontarli. Ma il ricordo più indelebile è sicuramente il giorno della mia prova lavorativa, prima di essere assunto. Era il giorno del mio compleanno, e credo che questo abbia portato fortuna. Non conoscendo ancora il bar, arrivai alle 5 del pomeriggio per iniziare il mio trial shift come bartender. Alle 6 avevamo un piccolo party di 30 persone per l’aperitivo. Mai avrei immaginato che quel party fosse per Kate Moss! E mai avrei pensato che, nel giorno della mia prova, avrei preparato drink per i Rolling Stones, i Clash, gli Oasis e tanti altri, tutti nello stesso giorno. Beh, devo dire che quella è stata una prova davvero memorabile”.

China tang giulio amodio barmanager

Qual è, secondo te, il segreto dell’ospitalità italiana all’estero?

“Non ci sono particolari segreti, se non la nostra stessa natura di essere italiani. Il mondo intero ci apprezza per ciò che siamo, per ciò che facciamo e per come lo facciamo. All’estero ci siamo sempre distinti in questo settore perché abbiamo una grande cultura del bere e del mangiare bene. Gli italiani, ovunque vadano, parlano sempre di questo! Perciò, il cliente si fida, a prescindere. A questo si aggiunge la nostra serena spontaneità nel mettere tutti gli ospiti a loro agio. Anche se il nostro settore sta attraversando un momento difficile, è importante non perdere mai questa attitudine, perché il cliente la apprezza e la richiede sempre. Essere autenticamente ospitali non passerà mai di moda”.

Giulio Amodio

Dalla miscelazione sei passato addirittura alla produzione: non possiamo non chiederti un commento finale sul tuo Seatrus Gin Acqua di Mare.

seatrus gin giulio amodio
“Ebbene sì, due anni fa ho creato Seatrus Gin Acqua di Mare, un vero e proprio brand di gin made in Italy di cui sono particolarmente orgoglioso. Ho selezionato i migliori ingredienti italiani e ho collaborato con le migliori aziende del nostro Paese per bottiglie, etichette, packaging e distillazione. Questo impegno ha portato risultati di cui vado fiero. Risparmiare sulla qualità non è mai stata un’opzione per me. Il 100% made in Italy ha un costo, ma vale ogni centesimo della spesa. Abbiamo ottenuto grandi soddisfazioni all’estero, anche grazie all’importanza di costruire un team di lavoro eccellente. Oggi posso dire che tutto ciò sta dando i suoi frutti, dimostrando che siamo in grado di essere semplicemente sofisticati e raffinati, proprio come Seatrus Gin”.

 

 

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Giacomo Iacobellis