Oggi, venerdì 16 agosto, è il National Rum Day, la giornata nazionale dedicata all’acquavite ottenuta dalla distillazione della melassa o del succo della canna da zucchero. Abbiamo scelto di approfondire l’argomento con un esperto in materia, il Brand Ambassador Italia di Rum Santa Teresa Andrea Pomo, che per l’estate ha studiato un modo alternativo di bere il rum invecchiato – il super Premium 1796 – attraverso una selezione di twist su grandi classici capaci di incuriosire il consumatore medio italiano.
Che momento sta vivendo il Rum
“Rispetto agli altri spirits, il Rum è l’unico prodotto sempre in crescita, anche se impercettibile. Non è di tendenza, come tequila o mezcal, ma è sempre richiesto e credo che fra 6-7 anni il suo mercato tornerà ai livelli precedenti”.
Secondo Andrea, la tipologia di Rum che riscontra più successo è attualmente l’invecchiato, consumato sia liscio, con o senza ghiaccio, che in miscelazione. È proprio in questa finestra che si inserisce il Rum Santa Teresa 1796.
Le caratteristiche del Rum Santa Teresa 1796
Il Rum Santa Teresa 1796 nasce per celebrare i 200 anni di nascita dell’azienda venezuelana, l’unico brand del portfolio di Bacardi Martini che è ancora a conduzione famigliare, oggi alla quinta generazione. Il prodotto, a base melassa, si caratterizza per il triplo invecchiamento con sistema Solera. Il Rum viene invecchiato in botti di ex bourbon dai 4 ai 35 anni. Dopodiché, la maestra ronera assaggia i Rum e crea un blend unico, da invecchiare successivamente con il metodo Solera. In questo caso, il Rum verrà “blendato” all’interno di questo sistema costituito da botti ex scotch whisky che precedentemente hanno contenuto la ricetta del Rum madre inserito nel 1992 per donare continuità a ogni nuova bottiglia realizzata. Prima dell’imbottigliamento, il Rum fa un ulteriore passaggio di affinamento in botti di rovere limousine francese, che andranno a equilibrare l’operato di quelle precedenti. Il risultato finale non è un semplice Rum invecchiato, ma un Rum armonico, capace di unire tutte le caratteristiche dei prodotti di partenza, così come tutte le note terziarie date dai tre invecchiamenti.
Il lavoro di promozione in Italia
Da maggio 2022, Andrea Pomo è Brand Ambassador di Santa Teresa in Italia e, in queste vesti, si è trovato ad affrontare diverse sfide. “In un primo momento, la sfida è stata far incuriosire il consumatore a un brand storico, che aveva avuto un momento di stand by. La sua nomea, di rum tra i più premiati al mondo, è stato un importante fattore in questa crescita. Il prodotto è inoltre trasversale e risulta perfetto per ogni canale Ho.re.ca.: dal ristorante all’enoteca. Parallelamente, attraverso il mio background nella miscelazione, ho la possibilità di lavorare all’interno di cocktail bar di alto livello per promuovere il prodotto in miscelazione”.
Diversi sono stati anche gli ostacoli culturali da affrontare. In primis, c’è stato un calo della bevuta liscia dei dark spirits e, in secondo luogo, il prodotto non era e non è tuttora conosciuto come altri concorrenti. “Ciononostante, abbiamo avuto sin da subito un grande riscontro, sia da parte dei bartender, che delle persone che comunemente bevono Rum più dolci e dal sentore intenso di caramello. Con il mio lavoro, mi sono posto l’obiettivo di far riscoprire il gusto autentico del Rum a base melassa, tuttora prodotto in maniera artigianale, e di ringiovanire il brand. Da qui l’idea di proporre masterclass e guest in cui mi metto al fianco di ristoranti, chef e bartender per utilizzare Rum Santa Teresa in tutte le sue sfaccettature”.
L’utilizzo in miscelazione
“Il 1796 ha un gusto autentico, poco zuccherino e si presta quindi a essere consumato sia liscio, in abbinamento a un dolce e in estate anche con ghiaccio, che in miscelazione. Si può usare nei cocktail a base Rum, classici o tiki, ma anche come sostituto del whisky in grandi classici quali Boulevardier, Old Fashioned, Manhattan o Vieux Carrè”. Per l’estate, poiché il consumatore medio italiano non è abituato a questa bevuta, Andrea Pomo ha dovuto ideare una drink strategy ad hoc per la stagione. L’obiettivo? Amplificare l’utilizzo del Rum 1796 oltre i canoni già noti. Da questo pensiero sono nati sette cocktail, che si suddividono in due grandi categorie: i twist sui grandi classici e i drink in cui il Rum è stato abbinato con le bollicine.
Fra i primi si possono menzionare il Daiquiri, il Cuba Libre o il Rum Cooler. Quest’ultimo, un grande classico italiano nato ad Alassio grazie a Marino Sandon, è stato rivisitato con l’utilizzo di un cordiale di agrumi al posto di arancia e lime pestati, per un risultato più pulito nel bicchiere.
Fra i secondi spicca invece l’Old Cuban, rivisitato con l’utilizzo dello champagne Pierre Gimonnet 1er Cru al posto della soda (Old Venezuela), che viene a sua volta miscelato con succo di lime, sciroppo di zucchero, liquore alla menta bianca.
RICETTA SANTA COOLER
- 50 ml Santa Teresa 1796
- 20 ml Cordiale agli agrumi*
- Top up Fentimas Ginger Ale
- Oli essenziali di arancia
*Cordiale agli agrumi:
- 10 ml sciroppo di zucchero
- 5 ml succo di lime filtrato
- 5 ml succo d’arancia filtrato
- 2 drops Orange Bitters
PROCEDIMENTO:
Versare direttamente nell’highball gli ingredienti ad eccezione del sodato. Aggiungere il ghiaccio e mescolare delicatamente completando con la ginger ale e guarnirlo con una zest di arancia.
RICETTA OLD VENEZUELA
- 35 ml Santa Teresa 1796
- 20 ml Succo di lime filtrato
- 15 ml Sciroppo di zucchero
- 2.5 ml Liquore alla menta bianca Pancalieri
- Top up Pierre Gimonnet 1er Cru
PROCEDIMENTO:
Versare tutti gli ingredienti, ad eccezione della bollicina, in un Mixing Tin, aggiungere il ghiaccio e mescolare fino a corretta temperatura e diluzione. Servire in una coppetta ghiacciata e completare con lo champagne.
Chi è Andrea Pomo
Classe 1993 e originario del Lago di Garda, Andrea Pomo ha iniziato ad approcciarsi al mondo del bartending a Malta. Da qui i primi viaggi, Spagna e Francia, a cui segue la tappa italiana, nel 2015, al Riva Bar di Riva del Garda, con quello che diventerà il suo mentore, Leonardo Veronesi. Nel 2018 entra a far parte dello staff del The Jerry Thomas a Roma e nel 2021 diventa Reserve Brand Ambassador per Diageo. Qui nasce l’amore per i distillati a base canna da zucchero, che spiega il trasferimento, a maggio 2022, in Santa Teresa 1796.