Il 10 luglio di ogni anno viene celebrato il Piña Colada Day, il giorno dedicato al cocktail dolce a base di crema di cocco, succo di ananas e rum.
La Piña Colada, letteralmente ananas pressato, nacque in modo ancestrale come bevanda tradizionale dei Caraibi, inizialmente a Cuba con i nomi di Piña Fria, Piña Fria Colada e Piña Colada sia in versione analcolica e composta da succo di ananas shakerato con zucchero e ghiaccio, che alcolica con il rum.
La storia della Piña Colada contesa tra Cuba e Porto Rico
Piña con Ron, ovvero con l’aggiunta di Rum cubano, diventa negli anni ‘20 a Cuba una miscela bilanciata molto apprezzata dai turisti e non solo, tanto da iniziare a comparire nei ricettari dell’associazione dei barman cubani Cantineros De Cuba.
La crema di cocco arrivò in un secondo momento, con Coco Lopez negli anni ‘50 e negli anni dei primi frullatori: questo porto alla nascita della Piña Colada moderna e a Porto Rico diventa il cocktail ufficiale all’Hotel Caribe Hilton di San Juan.
Presso il primo hotel della catena Hilton, nel 1954, si trova Ramón Monchito Marrero, colui che è considerato come il creatore del cocktail nella sua forma moderna: sfidato a creare un nuovo drink di benvenuto per gli ospiti, Ramón ha mescoltato rum, crema di crocco e succo d’ananas. Il drink è stato servito personalmente da Ramón per 35 anni mentre era il barista dell’hotel.
Nel 1978 si fece la storia quando la Piña Colada fu dichiarata la bevanda ufficiale di Porto Rico (con l’istituzione del 10 luglio come giorno ad essa dedicata) e, nel 2004, il governatore di Porto Rico di allora, Sila María Calderón, presentò a Caribe Hilton un proclama ufficialmente firmato per celebrare il 50° anniversario dell’iconica bevanda.
Ad oggi infatti si contano due stili diversi di questo cocktail: quello cubano con rum, ananas, lime e zucchero, e quello portoricano con l’aggiunta di noce di cocco. Essendo un cocktail dolce, ricco e cremoso, dalle piacevoli note di frutta esotica, la Piña Colada si presta molto bene per un aperitivo estivo o un momento di relax.
La variante dell’Handshake Speakeasy di Città del Messico
Inoltre si presta molto bene a un’infinità di variazioni, come quella dell’Handshake Speakeasy, una delle migliori destinazioni per conoscere e gustare la mixology in Messico, nonché terzo classificato nel World’s 50 Best Bars.
«Uno dei nostri proprietari adora la Piña Colada – ci racconta Odett Cruz Carmona, una delle bartender dell’Handshake Speakeasy – e ha creato questa versione differente composta da Torres Brandy 15, ananas, cocco e coriandolo.
Nella creazione della Piña Colada, della durata totale di 48h, si inizia con il fat washing, ovvero la tecnica di infusione che incorpora i grassi nei distillati per modificarne il profilo aromatico e la consistenza, con il brandy e l’olio di cocco. Cuociamo il tutto per due ore per poi mettere il prodotto ottenuto nel freezer per un paio di ore.
Infine aggiungiamo il succo d’ananas, sciroppo di vaniglia del Messico e soluzione di limone. Infine aggiungiamo crema di cocco e lo andiamo a filtrare e carbonare. I nostri cocktail vengono creati precedentemente affinché ci possano permettere di offrire un servizio molto rapido – fino a 6 cocktail in due minuti! -, lasciandoci il tempo necessario per poter raccontare i nostri drink agli ospiti».