Si è da poco conclusa la seconda edizione di Roma Bar Show, l’evento italiano di profilo internazionale interamente dedicato al mondo del beverage. Per due giorni, il 30 e 31 maggio, la città di Roma e il Palazzo dei Congressi sono stati letteralmente invasi da migliaia di appassionati e di addetti ai lavori, per assistere e prendere parte alle numerose iniziative organizzate ad hoc, e vivere un’esperienza unica nel suo genere. Un successo oltre ogni aspettativa, quello di quest’edizione, che è ripartita nel migliore dei modi possibili dopo due anni di stop. A distanza di quasi due settimane, ci siamo confrontati con Andrea Fofi, uno degli organizzatori insieme a Giuseppe Gallo, Fabio Bacchi e i fondatori del The Jerry Thomas Project, e ci siamo fatti raccontare le sue impressioni e le sue sensazioni post Roma Bar Show 2022.
La partecipazione
“Una parte dei meriti del grande successo di questa seconda edizione la dobbiamo imputare alla voglia, a prescindere dal Bar Show, di tornare in presenza, di stare insieme, e di creare qualcosa di grande e di rilevante per le Industries” racconta Andrea Fofi. “L’edizione del 2019 ha avuto un forte seguito, avevamo già ottenuto dei numeri da record, per forza di cose quest’anno l’aspettativa era altissima. Fortunatamente i dubbi legati alle restrizioni per la pandemia si sono via via allentati e, con l’avvicinarsi alla data dell’evento, sono venuti del tutto meno grazie alle tantissime richieste di biglietti da parte dei visitatori, indice che la voglia di tornare a fare eventi e vivere momenti di condivisione era tanta”.
Organics by Red Bull
Le aziende
Numerosissime le partecipazioni delle aziende, che nel corso dei due giorni dedicati hanno organizzato masterclass, eventi ed iniziative veramente impattanti, dai contenuti interessanti e innovativi, e che hanno permesso di vivere, ad appassionati e addetti ai lavori, un’esperienza formativa su tutti i fronti. Si è inoltre assistito a una notevole partecipazione di tante piccole e nuove realtà, microproduttori provenienti da ogni parte della penisola, legati in particolare al settore della liquoristica italiana, e che si sono affacciate al Roma Bar Show con entusiasmo. Per non parlare della presenza di operatori e aziende provenienti da altri paesi dell’Europa e del mondo, animati da un forte interesse e da una grande curiosità per la realtà italiana legata alla mixology e all’ospitalità.
Velier
Molinari
“Lunedì 30 maggio abbiamo registrato più di 8000 presenze, superando i numeri dell’edizione del 2019 che complessivamente si attestavano intorno alle 9000 persone a fronte delle 12000 di quest’anno. Per un Bar Show che è alla sua seconda edizione, e con due anni di pandemia nel mezzo, per noi è stato un vero e proprio successo” afferma Andrea Fofi.
Le competizioni
Tanti gli avvenimenti importanti che hanno caratterizzato Roma Bar Show 2022: basti pensare alla finale mondiale di Art of Italicus che si è tenuta il 29 maggio, in occasione dell’apertura, e soprattutto la finalissima della Diego Reserve World Class Italia, andata in scena il 31 nell’auditorium di Palazzo dei Congressi, e che ha visto più di 800 persone sedute ad assistervi. Roma Bar Show 2022 ha visto emergere anche tante nuove tendenze, tra cui l’ecosostenibilità e la No Waste, che faranno da padrone all’edizione del 2023, e saranno rafforzate in ottica di ridurre lo spreco.
Vincenzo Pagliara, vincitore della Diageo World Class Italia
“Stiamo già raccogliendo i primi riscontri positivi” ci racconta Andrea Fofi “siamo in contatto con diverse aziende che vogliono già confermare la loro presenza per il 2023. A proposito dell’edizione del prossimo anno, posso svelare che si terrà sempre nella stessa location nell’ultima settimana di maggio. Riproporremo l’RBS on Tour, il tuor di avvicinamento al Bar Show, aggiungendo probabilmente due tappe, cambiando delle città, e organizzando una tappa anche all’estero”.
Martini
Fuori Salone
Per quanto riguarda il Fuori Salone “a detta anche di interlocutori stranieri, si colloca come il Fuori Salone più interessante a livello europeo, perché vede la città di Roma in fermento per tre giorni, con locali e cocktail bar che aprono le porte a tantissimi ospiti provenienti da tutto il mondo. In un contesto del genere, si viene a creare una community e si rafforzano i legami non solo tra bartender e addetti ai lavori, ma anche tra gli appassionati”.
“Dobbiamo ringraziare tutti gli speaker e ospiti internazionali intervenuti, i bartender e gli influencer del mondo della mixology, e tutti gli scrittori che hanno partecipato al Roma Bar Show attraverso seminari, talk e incontri. Per noi tutto questo è molto importante, perché si tratta di occasioni formative ed esperienze che molto spesso non si riescono a vivere, se non in un contesto del genere”.
“Un’ultima parola, per me la più importante, la vorrei dedicare a tutti coloro che hanno reso possibile questa seconda edizione di Roma Bar Show. Dico grazie ai miei soci naturalmente ma più di tutti dico GRAZIE allo staff di RBS che ritengo unico e insostituibile per il lavoro che ha svolto in questi ultimi 8 mesi!”.
Che dire, Roma Bar Show 2023 si preannuncia ricco di novità e di sorprese, pronto a riconfermarsi, anche l’anno prossimo, come l’evento indiscusso quando parliamo di mixology.