Il case study di Depero, locale a un’ora dalla capitale dove i cocktail non solo si abbinano alla pizza e alla cucina, ma ne diventano parte fondante.
Tutte le strade portano… a Rieti. A un’oretta da Roma c’è un colorato Cocktail Bar che, ormai dal 2012, sta facendo parlare di sé negli ambienti dell’alta miscelazione italiana. Nel cuore di questo storico municipio di età romano imperiale, con circa 45.000 abitanti, si trova infatti un locale che non sfigurerebbe affatto in una grande città: Depero. La sua particolarità? Ovviamente il connubio – altrimenti non lo leggereste in questa rubrica – tra bar e cucina, condito con un tocco artistico che omaggia l’omonimo pittore, scultore, designer, illustratore, scenografo e costumista italiano, nonché tra i firmatari del manifesto dell’aeropittura e rappresentante del cosiddetto secondo futurismo, Fortunato Depero.

L’offerta di Depero, Cocktail Bar all’italiana e pizzeria del co-proprietario e bar manager Antonio Tittoni, si basa su un dialogo continuo tra il team food e il team beverage, un’interazione che porta alla creazione di un doppio menu liquido e solido perfettamente bilanciati tra loro. Ogni cocktail è pensato di conseguenza per esaltare i sapori dei piatti, e viceversa, creando alla fine un’esperienza immersiva sia per i tanti local che lo frequentano in modo assiduo sia per chi viene apposta da fuori. Dal 2018, la proposta gastronomica di Depero si è evoluta ulteriormente attraverso una reinterpretazione della pizza romana: l’impasto leggero e croccante dei lievitati si presta a giochi di consistenze e abbinamenti rock’n’roll, che trovano il loro complemento perfetto nella mixology. Ma l’abbinamento pizza&cocktail non è certo l’unica applicazione del mondo della cucina al bar che si fa in questo locale.
“La cucina entra nella nostra miscelazione nella stessa misura in cui vi entra ogni elemento della cultura popolare, o ciò che con il tempo diventa tale. Mi riferisco a quegli elementi che per la loro diffusione possono rappresentare un medium tra ciò che è comunemente conosciuto e il cocktail stesso, così da trasporre i sapori che abbiamo nel piatto all’interno di un’esperienza liquida”, spiega proprio Tittoni a MT Magazine.

“Esempi concreti di questa contaminazione virtuosa possono essere il nostro storico signature drink ‘Insalata Siciliana‘, un’insalata alcolica dove arancia, finocchio e olive sono protagonisti assoluti (e anche ben presenti nella nostra memoria gustativa), ma pure ‘Bella Napoli’, in cui l’idea di una caprese viene ribilanciata su un Paloma. Senza dimenticare qualcosa di più internazionale come il ‘Tex-Mex’, cocktail che nasce dall’idea di proiettare questo celebre stile di cucina all’interno di un drink che preserva sensazioni analoghe a quelle del Tommy’s Margarita… E se le contaminazioni culturali sono riuscite a dar luce a una cucina melting pot, non vedo come non possa funzionare alla stessa maniera per il mondo liquido”, conclude. Al suo fianco c’è Chiara D’Orazio, sua compagna nella vita e nel lavoro, con cui ha sposato appieno il motto: “Vivi pericolosamente”.

La drink list di Depero si divide attualmente in due sezioni principali: “Hit Mania”, che ripropone i grandi classici dell’aperitivo italiano con un tocco contemporaneo, e “Disco Era”, tributo ai drink più iconici delle discoteche italiane dagli anni ’80 in poi. L’obiettivo è quello di creare un ponte tra la memoria gustativa dei clienti e la modernità, smuovendo i ricordi e le emozioni del passato a ogni assaggio per poi tornare però in un contesto di gusto contemporaneo.

Tra gli abbinamenti più apprezzati con la pizza troviamo senza dubbio il “Pornstar Negroni” con una pizza bianca al gorgonzola e pere, dove il ghiaccio al passion fruit e il prosecco glitterato del drink aggiungono freschezza e vivacità al sapore intenso del formaggio, così come il “Negroni Sunrise”, un mix di tequila, genziana e arancia, abbinato a una pizza con prosciutto crudo e fichi per un contrasto dolce-amaro perfettamente bilanciato. Come dimenticare infine il già citato “Bella Napoli”, rivisitazione del classico aperitivo partenopeo, servito in questo caso con una pizza margherita gourmet.
Nonostante sia fuori dalle rotte più commerciali e blasonate della miscelazione, Depero non è solo un cocktail bar, ma un laboratorio di sperimentazione in costante fermento, nel quale la fusione tra cucina e mixology è studiata davvero nei minimi dettagli. Detto più romanticamente: quel principio della “compenetrazione degli spazi” tanto caro al Futurismo qui trova la sua perfetta realizzazione, perché ogni elemento, solido o liquido, si amalgama con gli altri per dare vita a un significato unitario.