Il tour che ha esplorato in lungo e in largo l’Italia alla ricerca del miglior bartender di MT Magazine ha raggiunto la sua fase finale: lunedì 22 aprile da La Nuvola Lavazza, in via Ancona 11/A a Torino, si sono riuniti tutti i vincitori delle precedenti tappe di Mix Contest Italy Tour 23-24 per aggiudicarsi la vittoria finale.
L’evento, dedicato interamente all’arte della miscelazione, è approdato a Torino nel 2017: battezzato come Mix Contest, portò – e porta tuttora! – con sé lo spirito di una vera e propria battle fra bartender, il tutto sotto gli occhi attenti di una giuria tecnica e di un pubblico anch’esso giudice e assaggiatore. Infatti, al termine del gara, gli ospiti possono votare i cocktail che hanno preferito e decretare il vincitore del premio Audience.
Il crescente interesse per la competizione spinse Lalla Carello, la mente dietro il Mix Contest, insieme l’agenzia di eventi To Be ad allargare la competizione ai bartender di altre città, inizialmente mantenendo il capoluogo sabaudo come teatro dei singoli appuntamenti in essere nel corso dell’anno, per poi uscire dai confini della città nel 2019 e diventando un vero e proprio tour italiano della miscelazione che tocca diverse città italiane alla ricerca del Miglior Bartender d’Italia.
Quest’anno la giuria tecnica è stata composta da Rama Redzepi, bar manager del Grand Hotel Fasano, Carlo Carnevale, giornalista e divulgatore del mondo bar, Elisabetta Rubino, fondatrice della Slurp Agency e ufficio stampa in ambito enogastronomico e Adriano Costigliola, fondatore insieme a Bruno Vanzan de la Iovem Spritis Group, hanno determinato il vincitore al termine della serata.
«Quando Lalla mi chiamò all’inizio del tour per coinvolgermi in questo evento, mi sono molto appassionato al progetto – ci ha raccontato Adriano Costigliola – e soprattutto vedere da vicino il format mi ha fatto comprendere quanto innovativo sia: non è una mera manifestazione che valorizza soltanto il cocktail in sé, ma arriva direttamente al consumatore e questo rispecchia la quotidianità di ogni bartender».
Per quanto riguarda i metri di giudizio utilizzati dalla giuria tecnica, «sono stati tre: il punto di vista gustativo, quindi di equilibrio degli ingredienti e la ricetta in sé, il secondo aspetto era la presentazione, che comporta la scelta del bicchiere, del ghiaccio, della garnish, di tutto ciò che riguarda l’aspetto visivo del cocktail. Infine, il terzo metro di giudizio riguardava lo speech, l’ispirazione, ovvero quello che ci poteva affascinare e la ricerca dietro la creazione del cocktail» ci ha spiegato Costigliola.
Ma c’è anche un piccolo occhio di riguardo allo zero waste: «Ad oggi è un argomento molto dibattuto, perché molto spesso le tecniche di essicazioni spendono molta energia elettrica, perciò sì è sicuramente interessante, non saprei per l’impatto ambientale. Ci sono zero waste e zero waste ecco, un bar sostenibile non lo è solamente dal punto di vista degli ingredienti, ma anche sull’impatto che dà sull’ambiente a 360°» ha affermato Carlo Carnevale.
Palermo, Catania, Bari, Bologna, Parma, Roma, Torino, Padova, Napoli e Milano: da queste tappe sono arrivati alla finalissima di Torino 10 realtà del Belpaese a sfidarsi fino all’ultima shakerata: I Cantieri di Ciccio Sultano di Palermo con Alfredo Izzia e Mattia Cilia, Bohème di Catania con Salvatore Longo e Fabio Privitera, Monkey Punch di Bari con Mauro Ruggiero, Leve di Torino con Edoardo Mastroianni e Manuel Bonafede, W Rome Hotel di Roma con Mattia Capezzuoli, Velluto di Bologna con Giuseppe Guarrasi e Angela Robin, Choice di Parma con Luca Redolfini e Mattia Schiaretti, Frida di Padova con Enrico Chillon, Nick & Nora di Napoli con Gabriele Marchitelli e il Dry di Milano con Vincenzo Crisconio e Patrizio Occhipinti.
L’atmosfera competitiva era palpabile, ma la sicurezza traspariva negli occhi dei bartender in gara: «Stasera qui siamo ad un livello molto alto di mixology e, se magari possiamo avere qualche vantaggio per quanto riguarda la comunicazione, per i drink in sé si sta giocando tutti ad armi pari. Certamente ciò che farà la differenza questa sera è il gusto degli ospiti» ha dichiarato Mattia Cilia de I Cantieri di Ciccio Sultano.
Oltre alla gara in sé, il Mix Contest Italy Tour è un’occasione per fare networking e per conoscersi tra addetti ai lavori: «Personalmente noi l’abbiamo vissuta in maniera giocosa, – Manuel Bonafede del ristorante e lounge bar Lève – questo è il nostro lavoro, siamo appassionati e sicuramente vogliamo vincere, però quello che ci piace di più è stare tutti insieme, fare nuove conoscenze del settore e magari aiutarsi anche al di fuori della competizione con la creazione di prodotti nuovi».
Ma chi sono stati i vincitori di Mix Contest Italy Tour 23-24?
A fine serata i bartender hanno posato lo shaker sul proprio bancone per scoprire chi ha avuto la meglio: il primo classificato come Miglior cocktail bar secondo Mito Magazine è stato il Bohème di Catania.
«Loro sono stati fantastici perché secondo me quello che più ha emozionato, non solo noi della giuria ma anche del pubblico, è che loro hanno sempre sottolineato quanto di un unico cocktail i vari aspetti siano stati curati da differenti persone dello staff. Il lavoro di gruppo di Bohème sicuramente è stato uno degli aspetti che ha affascinato di più la giuria» ha svelato Costigliola.
Oltre alla loro simpatia, che traspariva nello storytelling delle loro creazioni, i loro Kintsugi – ispirato alla tecnica di restauro giapponese omonima composto da roku gin, cordiale shiso basilico e mandarino, gazzosa amara alla quassia – e Venere – composto da Mancino Vermouth Sakura, Shrub frutti rossi e menta glaciale, salamoia di zenzero, succo di limone, liquore Marasca e Metilcellulosa, hanno convinto la giuria degli esperti e il pubblico.
Ci sono stati anche altri premi assegnati ai bartender finalisti: il premio Best speech – racconto e presentazione del cocktail – è stato aggiudicato al Monkey Punch di Bari, il premio Audience – il cocktail bar premiato direttamente dal pubblico – è andato a Lève di Torino, il premio Best drink by Coca-Cola Divisione Spirits è stato consegnato a W Rome Hotel di Roma, il premio Best drink by Lurisia Premium Beverages a I Cantieri Sultano e, infine, il Best drink by Rinaldi se l’è portato a casa il Choice di Parma.
Insomma, la finalissima di questa edizione di Mix Contest Tour Italy è stata molto sentita sia dalla giuria che dal pubblico ed è stata la chiosa perfetta di un lungo viaggio che da giugno ha valorizzato tanti cocktail bar di 10 città italiane. Non vediamo l’ora di scoprire cosa ci riserverà la prossima edizione che si preannuncia ancora più entusiasmante e ricca di novità!