Nel quartiere di Gazi, all’uscita della stazione metro di Karameikos, in pieno centro di Atene, si trova lo spazio Technopolis.
Un monumento industriale unico nel suo genere: nato a metà dell’ottocento come impianto del gas, a due passi dall’Acropoli, negli ultimi vent’anni è riuscito a reinventarsi, trasformandosi in uno degli spazi culturali più dinamici della città.
È qui che, il 9 e 10 Novembre, prenderà vita la nuova edizione dell’Athens Bar Show.
Nato come The Bar Academy Show nel 2010 e tenutosi al Metropolitan Expo, in pochi anni ha dovuto cambiare località due volte per via del sempre crescente numero di appassionati che ogni autunno si riversavano nella capitale ellenica. Nell’ultima edizione (2019 ndr) l’affluenza ha toccato le diecimila persone, provenienti da 47 paesi differenti, confermando come questa expo, già dai suoi primi passi, sia riuscita a imporsi come uno dei principali riferimenti in Europa per quanto riguarda la mixology.
Dopo la pausa forzata del 2020, quest’anno Atene è pronta a riprendersi ciò che le spetta, con una fitta programmazione e ospiti internazionali d’alto livello che si troveranno per discutere lo stato di bar e ristoranti, le novità del mercato e le ultime tendenze che possiamo aspettarci per il futuro.
Come già accennato, il programma è molto ricco: entrambe le giornate cominciano poco prima di mezzogiorno e terminano per cena, con un non-stop di eventi sparsi per le varie stanze, tutti da 30 minuti massimo, per tenere vivo l’interesse degli ascoltatori e rendere l’ambiente più vivace e movimentato, con moltissimi temi trattati.
Oltre ai classici seminari su prodotti e distillazione, tra cui spicca quello del rum nelle Americhe Centrali, quest’anno si terranno incontri sull’analisi globale della scena dei bar e come avventurarcisi, con un parentesi importante sulla gestione dello staff; si parlerà anche del ruolo (pesante) della nostra industria quando si parla di sostenibilità ambientale, cosa possiamo fare e come dovremmo comportarci; come sfruttare al meglio il potenziale della tecnologia in bar e ristoranti; il continuo crescere dei distillati non alcolici; l’importanza di un network tra persone del settore e i benefici che ne possiamo trarre.
Per le tematiche ricorrenti in questo periodo, inoltre, citiamo l’incontro con Alex Francis (direttore bar di Little Red Door a Parigi) sull’analisi dell’approccio ai produttori locali, e quello dove si discuterà cosa l’industria dei bar può (e deve) fare quando si tratta di diversità e inclusività verso clienti e personale.
In mezzo ai vari incontri, ci si potrà spostare tra gli oltre settanta stand presenti alla fiera per scoprire prodotti e novità, si potrà assistere al gran finale della competizione internazionale Metaxa Twelve Cocktail Competition e, da non perdere, il lancio di nuovi distillati, tra cui spiccano Belvedere Heritage 176, Axia Mastiha e il nuovo Extra Dry Vermouth di Cocchi.
Pur essendo circondato da molta trepidazione per il lancio del nuovo prodotto, Cocchi non è l’unico rappresentante tricolore in Grecia questa settimana. Il Belpaese infatti vanta un notevole numero di presenze, come ad esempio Tommaso Cecca con la storia del Campari, Salvatore Calabrese e la sua Acqua Bianca, Daniele Zennaro e Domenico Carrella sul rituale dell’aperitivo e l’abbinamento del cibo, Matteo Zed e l’uso dell’amaro, fino a Riccardo Rossi di Freni e Frizioni (intervistato da noi qualche settimana fa) sulla nascita e l’evoluzione del suo bar, più diversi altri rappresentanti della miscelazione made in Italy.
Intorno alle 20 terminano i seminari, ma non gli incontri; la manifestazione si sposta e invade i bar ateniesi. Dal 7 al 11 Novembre, infatti, ogni sera i cocktail bar della città si animano con ospiti e feste organizzate che accompagneranno i presenti fino a notte tarda, rendendo Atene una città più viva che mai per questa settimana.
di ALESSIO GUZZO