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Dry January: benefici, svantaggi e un’ottima alternativa all’astinenza da alcool

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Gennaio è per definizione il mese dei buoni propositi. Del “riprendo la dieta”, “ritorno in palestra” e di tante altre promesse difficili da mantenere dopo un parco giochi sperimentato tra la Vigilia e l’Epifania. Tra i tanti buoni propositi c’è anche quello di astenersi dal consumo di alcol e c’è chi, proprio su questo aspetto, ci ha costruito una campagna sempre più nota a livello internazionale: il Dry January.

Dry January: che cos’è e i benefici

dry january no alchol

Dry January è un’iniziativa ideata dall’ente britannico Alcohol Change UK, registrata come marchio nel 2014. Lo scopo di questa campagna, che nel 2022 ha raccolto 130.000 partecipanti, è invitare le persone ad astenersi dal consumo di alcool per tutto il mese di gennaio. L’obiettivo è chiaro: far sì che le persone sperimentino sul proprio corpo i benefici di una dieta senza alcool, dopo un periodo di abuso durante le feste. I benefici riguardano tutto il nostro organismo: dal fegato, che ha l’opportunità di detossificarsi, alla pelle, che diventa lucida, fino al cervello, che in questo modo ne guadagna in concentrazione ed energia, al sangue, in cui si registra una riduzione della pressione sanguigna e del colesterolo, e al sonno, che diventa più regolare.

Gli svantaggi del Dry January

Se tanti sono i benefici del Dry January, altrettanti sono gli svantaggi che questo mese può implicare sulla salute del nostro corpo. In primis, il rischio più grande è quello di un effetto rebound, che porta a un aumento del consumo di vino e altri alcolici prima o al termine del Dry January. In secondo luogo, come spiega il dietologo Giorgio Calabrese a Fanpage, la brusca astinenza dall’alcool può portare a un doppio effetto: digestivo, perché il vino contiene degli enzimi che favoriscono la digestione, e psicologico, perché bere fa stare bene.

L’alternativa al Dry January

A seguito di questa panoramica sui benefici e sugli svantaggi del Dry January, ci teniamo a fare una nostra considerazione sul Dry January. Oltre alla quantità di alcool da assumere nell’arco di una giornata, bisognerebbe porre l’accento anche sulla qualità, così come ci impegniamo noi a comunicare ogni giorno sul blog e sulla guida cartacea. Piuttosto che astenersi dal consumo di alcool per un mese, sarebbe più consigliato consumare l’alcool moderatamente lungo tutto l’arco dell’anno, senza evitare eccessi (binge drinking) che, come, nel caso del cibo, portano solo a danni sul nostro organismo. Guardando la situazione da un’altra prospettiva, l’augurio che ci facciamo è che il Dry January sia un monito a porre l’attenzione della ricerca dei bartender anche e sempre di più su low alcohol e analcolici. Perché, se c’è chi dall’alcool vuole astenersi per un solo mese, c’è anche chi, per scelta o per obbligo, è impossibilitato a berlo. Ed è giusto che, come tutti i clienti, venga soddisfatto con un mocktail che non ha nulla da invidiare a un drink convenzionale.

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Alessio D'Aguanno

Alessio D’Aguanno è il copywriter. Intervista bartender e racconta il lavoro che questi ultimi fanno nei cocktail bar italiani e di tutto il mondo, sia nel blog che nella guida cartacea.

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