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Hayden Lambert: l’Amaro Lucano raccontato da un neozelandese

Hayden Lambert

Amaro Lucano continua a investire nella comunicazione. Dopo essere diventato sponsor della competizione The World’s 50 Best Bars, negli scorsi mesi ha organizzato un bar tour, da Torino a Bari, con protagonista Hayden Lambert, esperto bartender neozelandese, titolare e bar manager del cocktail bar australiano Above Board di Melbourne, 44° cocktail bar della classifica mondiale sopracitata nel 2021.

L’obiettivo del tour era di dimostrare la versatilità di questo prodotto nei cocktail e, per l’occasione, Hayden ha portato in degustazione quattro signature, appositamente pensati per l’occasione. A conclusione del tour, lo stesso bartender ha fatto da giudice nella finale di Amaro Lucano reMix, competizione fra bartender che quest’anno ha raggiunto la seconda edizione.

Hayden Lambert lucano

Chi è Hayden Lambert

Nato a Wellington, in Nuova Zelanda, Hayden Lambert inizia a viaggiare per il mondo alla fine degli anni ’90, quando si innamora del lavoro del bartender. Dopo alcune esperienze nei bar di tutta Europa, nel 2006 entra a lavorare al famoso Merchant Hotel di Belfast, in Irlanda del Nord, dove impara a preparare cocktail di ricerca, che riproporrà, qualche anno più tardi, nel Bar Americano a Melbourne e, infine, da Above Board, il locale di cui è socio e bar manager. 

La collaborazione con Amaro Lucano

Hayden Lambert ha conosciuto Amaro Lucano un paio d’anni fa, in occasione di un tour organizzato a Bangkok per l’Asia’s 50 Best Bars. Da quel momento, il prodotto è entrato nella bottigliera del suo locale ed è diventato protagonista di alcuni cocktail come il The Blitzano, tuttora il preferito di Hayden con Amaro Lucano, qui miscelato con rum all’ananas, pesca bianca, succo di lime e cola biologica. L’idea di organizzare un bar tour in Italia con Amaro Lucano, era nata per scherzo e qualche mese fa ha preso forma. Hayden è quindi diventato il protagonista di questo tour in cui ha portato la sua idea di miscelazione in sei locali, da nord a sud. “Abbiamo iniziato a Torino al Piano 35, poi siamo andati al 1930 di Milano, quindi al Velluto di Bologna, al Wisdomless Club di Roma, al Dry Martini di Sorrento e infine allo Speakeasy bar di Bari”. Tutti cocktail bar che hanno lasciato qualcosa al bartender neozelandese. “Mi interessa sempre come funzionano i bar, qual è il loro stile, come preparano i drink, come è progettata la postazione di lavoro e naturalmente ognuno è unico e ha il suo DNA”.

I cocktail in degustazione

L’obiettivo del tour era quello di far conoscere la versatilità dell’Amaro Lucano. “Non deve essere solo un digestivo, può essere l’ingrediente principale e si sposa benissimo con un gran numero di combinazioni di sapori”. In questo senso, ne è proprio una grande testimonianza lo stile di miscelazione di Hayden, “che ha le sue basi nei cocktail classici, ma che utilizza un tocco di fantasia e si concentra su drink meticolosamente bilanciati e facili da replicare”. Per il tour, la sua scelta è stata quella di portare quattro cocktail molto diversi fra di loro, capaci di soddisfare tutti i palati. The Forbidden Fruit è stato preparato con Mancino Vermouth Bianco, succo di pomodoro fresco, succo di limone e sciroppo di zucchero; Empire Strikes Bax con Amaro Lucano, Mancino Vermouth Rosso, Caffè Cold Brew, bitter e zucchero; The HSL No2 con Amaro Lucano, Creme de Mure, succo di lime e assenzio e The Proposition con gin, Mancino Bianco, Tempus Fugit bitter Gran Classico e Creme de Violet. 

La conclusione del tour: la finale di Amaro Lucano Remix

A conclusione del tour, Hayden è stato protagonista anche nelle vesti di giudice della finale di Amaro Lucano reMix, contest alla seconda edizione che ha visto sfidarsi venti bartender in cinque città d’Italia: Milano, Roma, Napoli, Bari e Torino. I cinque concorrenti che hanno superato la selezione nazionale si sono sfidati nella finale che si è tenuta al Museo Essenza Lucano a Pisticci, in provincia di Matera. A prevalere, contro Andrea Pace (Roma), Andrea Giraldo (Milano), Giuseppe Ammendola (Napoli) e Sergio Pisu (Torino), è stata Giulia D’Anello (Bari).

Hayden è rimasto colpito da “come i bartender hanno creato il loro drink per la finale: ognuno di loro era molto personale”. Il suo pensiero sulla vincitrice? “Ha vinto perché ha fatto una buona presentazione e si è mostrata a suo agio sotto la pressione del round della mystery box. Ha presentato due drink che tutti i giudici hanno dichiarato che avrebbero ordinato una seconda volta” uno dei quali era lo Shoga Nigai, con estratto di zenzero fresco, succo di limone fresco, sciroppo di cannella, rum Barcelò Organic e Amaro Lucano.

cocktail giulia danello

Che ricordo si porta dietro Hayden della nostra penisola? “Sono stato grato per le tante esperienze meravigliose fatte nei bar di tutta Italia. Mi ha davvero aperto gli occhi sulla varietà e sul calore dell’industry dell’ospitalità nel vostro paese. Spero che ogni bar abbia portato via qualche piccola idea da me e che abbia apprezzato la mia compagnia e il mio stile di servizio e di bartending. Ogni esperienza mi ha lasciato un ricordo indelebile”.

Alessio D'Aguanno

Alessio D'Aguanno

Alessio D’Aguanno è il copywriter. Intervista bartender e racconta il lavoro che questi ultimi fanno nei cocktail bar italiani e di tutto il mondo, sia nel blog che nella guida cartacea.

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