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Ragno d’oro: un’icona di vini, distillati e cocktail nella provincia barese

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ragno d'oro

È un’icona a Giovinazzo e in tutta la Puglia. E adesso, con l’eccellente lavoro di ricerca sui vini e soprattutto sui distillati svolto da uno dei due titolari Cesare Marzella, sta acquisendo una risonanza a livello nazionale. Il Ragno d’Oro è uno dei pochi locali di metà ‘800 ancora in vita. Eppure, se da un lato dimostra tutti gli anni che ha, dall’altro i cocktail dei bartender Giuseppe Gagliardi e Davide Pertino esprimono, in modo contemporaneo, tutta la qualità di questa meta. 

ragno d'oro

Che cos’è il Ragno d’Oro

Nato nel 1856 grazie a Filippo Martinelli, il Ragno d’Oro è un simbolo della città di Giovinazzo. Passato nelle mani di quattro famiglie, di cui l’ultima, Marzella, subentrata nel 1981, è un locale che sa conquistare, oltre che per i suoi arredi, per la sua storia di oltre 150 anni, portata avanti con uno sguardo verso il futuro da parte dei fratelli e titolari Cesare e Raffaele. Soprattutto grazie al primo – il secondo guida la sala – l’iniziale caffetteria, con produzione di dolci e gelati artigianali, è diventata anche un bistrot con cucina dal mondo e una meta di riferimento per assaggiare i migliori distillati, vini e champagne da tutto il mondo. Se un tempo il Ragno d’oro è stato visitato da celebrità come politici, attori americani e cantanti, oggi è frequentato dal mattino alla sera tardi, in tutti i momenti della giornata. 

piatti ragno d'oro

I colori caldi, gli arredi in legno, le luci soffuse, i tanti cimeli, i libri, le opere d’arte, un pianoforte e un divano in pelle riflettono in tutto e per tutto lo stile vintage dell’insegna, un punto di ritrovo per i cittadini e non solo, che ricercano la qualità. Nei prodotti, ma anche nei momenti, per esempio quelli di un drink sorseggiato ammirando lampadari ottocenteschi e un bancone in legno pregiato. Due sono i piani del locale: se al piano terra si sviluppa la gran parte degli spazi, al piano superiore i clienti abituali possono accedere a una secret room da 8 posti, nascosta dietro una biblioteca. 

I distillati e i vini

Se c’è una cosa per cui, più di tutte, il Ragno d’Oro colpisce è la selezione di distillati. Oltre 500 sono le referenze a vista selezionate da Cesare Marzella, senza contare le bottiglie esposte in cabinet e mobili, in tutto il locale. Queste ultime, addirittura, non sono neanche in vendita, ma è Cesare che, a propria discrezione, decide di aprirle, per farle assaggiare agli appassionati del tema. “La bottigliera ha fatto un balzo importante in alto in termini di numero di etichette a inizio 2018, quando la ristrutturazione ha consentito, tra l’altro, anche un rinnovo degli spazi” dice Beppe. “Le nostre referenze non sono mai ferme. Cerchiamo sempre delle novità per i nostri clienti”. 

distillati ragno d'oro

I distillati più presenti sono senza dubbio il whisky e il rum. “Qui abbiamo oltre 300 etichette di whisky: francesi, taiwanesi, giapponesi, zelandesi, australiane e italiane” afferma Davide. I whisky sono selezionati da Cesare, con l’aiuto dei due bartender. Tanto per fare un esempio, qui sono presenti collezioni senza tempo di Ardbeg e Macallan, così come di rum Clairin, Caroni, Samaroni e Hampden. “Al Ragno d’Oro, si possono apprezzare referenze esclusive anche di mezcal e tequila, tra cui le prestigiose referenze Clase Azul, di grappe – importante è la selezione di Berta – di whisky giapponesi, come il Yamazaki 100° anniversario, e più in generale di tutti gli spirits, perché viaggiamo, assaggiamo e selezioniamo. Qui, al Ragno d’Oro, non si trovano mai etichette commerciali, ma solo di ricerca”. 

vini ragno d'oro

Anche per i vini vale lo stesso discorso dei distillati. “In carta sono presenti oltre 200 etichette, frutto di una minuziosa ricerca che non passa mai dai distributori, ma viene seguita di cantina in cantina, da parte di Cesare” continua Davide. Nelle circa 200 etichette c’è spazio per rossi da tutto il mondo – Italia, Sudafrica, Cina, Argentina, Francia e California – ma anche per eccellenti bollicine, come Franciacorta e Champagne. “Come per i distillati, anche in questo caso ci sono alcune chicche che, da sole, meritano il viaggio: il Redigaffi, un Merlot toscano della cantina Tua Rita, piuttosto che il Barolo Ester Canale Vigna Rionda di Giovanni Rosso, piemontese, o gli champagne Louis Roederer e Dom Pérignon”.

I cocktail

Esclusivamente signature. I cocktail della drink list attuale del Ragno d’Oro sono dedicati a Sherlock Holmes, simbolo storico della letteratura inglese, coniato da Arthur Conan Doyle alla fine del XIX secolo. Nel menu del locale di Giovinazzo, Sherlock – che secondo la leggenda del Ragno d’Oro aveva iniziato a frequentare il locale da bambino per poi tornarci una volta in pensione – rivive in sei drink di ricerca, associati a frasi prese in prestito dai libri a lui dedicati e presentati al termine del 2023.

cocktail Sherlock

“Ogni cocktail viene servito in un bicchiere appositamente creato con la stampante 3D mentre il ghiaccio, fatto in casa, riporta sulla faccia superiore dei simboli della vita di Sherlock, come la tanto pipa”. Il Poppy Pipe la riprende con l’utilizzo del tamarindo (qui acidificato) perché era uno degli ingredienti principali di una bevanda che il personaggio consumava per assumere oppio.

Il fumo, che caratterizzava così tanto l’uomo londinese, viene richiamato nell’Elementary, Watson, un drink con whiskey, mezcal, fumo liquido, cordiale al tè affumicato cinese Lapsang Souchong e caramello salato. “Il Bee Punch richiama invece un’attività a cui Sherlock iniziò a dedicarsi una volta in pensione: l’apicoltura. Nel cocktail c’è spazio per rum, zibibbo, miele, zenzero, curcuma, kefir di latte e per un ghiaccio rettangolare a forma di nido d’ape”.  

Da marzo, la drink list di Sherlock Holmes avrà un sequel estivo, con cocktail freschi che porteranno avanti il racconto fatto sulla leggenda giovinazzese di uno degli uomini più celebri nella storia della letteratura.

Per gli amanti della miscelazione, il Ragno d’oro è anche un posto eccezionale per gustare un classico, perché si può scegliere di personalizzare il proprio Boulevardier, per esempio, con un whisky difficilmente rintracciabile altrove.

sherlock

Chi sono Giuseppe Gagliardi e Davide Pertino

Giuseppe Gagliardi e Davide Pertino, entrambi classe 1995 e pugliesi, il primo di Giovinazzo e il secondo di Modugno, sono i bar manager del Ragno d’Oro. Giuseppe è arrivato nel locale di Cesare nel 2017, dove è stato raggiunto da settembre 2023 da Davide, che vanta un’esperienza decennale nel settore. Il cocktail preferito di Giuseppe è il Martini, mentre quello di Davide il Gibson. Il distillato preferito di entrambi? Il whisky.

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Alessio D'Aguanno

Alessio D’Aguanno è il copywriter. Intervista bartender e racconta il lavoro che questi ultimi fanno nei cocktail bar italiani e di tutto il mondo, sia nel blog che nella guida cartacea.

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