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Bitter Fusetti: la nascita del progetto, le limited edition e le sfide ancora da vincere

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bitter fusetti

Rosso, seducente e affascinante. È il bitter, uno dei prodotti più conosciuti della liquoristica italiana, che da anni fa capolino nei bar di tutta la penisola, al momento dell’aperitivo. Se fino a pochi anni fa il suo mercato era completamente fermo, l’arrivo di una miscelazione di ricerca ha fatto sì che tanti cocktail bar abbiano introdotto in bottigliera un prodotto di qualità, diverso dalla massa, che nel 99% dei casi risponde al nome di Bitter Fusetti.

bitter fusetti

Nato nel 2020, questo progetto poggia le sue solide basi sull’esperienza di due realtà: Farmily Group, composto da Flavio Angiolillo e dai suoi soci e proprietario di cinque cocktail bar di tendenza a Milano (Mag, Mag La Pusterla, Backdoor, 1930 e Iter) e Nexus Group, la distilleria guidata da Mattia e Luca Vita e situata a Cassinetta di Lugagnano, in provincia di Milano.

IL PROGETTO

flavio mattia bitter fusetti

“L’idea di produrre Bitter Fusettidice Flavio Angiolillo “è nata in piena pandemia, perché ci siamo accorti che oggi il bitter non viene scelto in base alle preferenze gustative. C’è un solo importante brand, leader di mercato, onnipresente in tutti i cocktail bar”. Da quest’idea, nel 2020, il Gruppo Farmily parte alla ricerca di un partner, un’azienda con cui mettere in produzione un bitter nuovo, con un gusto più attuale: “con meno zuccheri, ma più bilanciato”.

Ad aprile 2020 le parole prendono vita, non a caso il cognome dei fratelli che, per il gruppo, avviano la produzione di questo prodotto nuovo. “Ci siamo accorti che tutti i bitter minori, per posizionamento di prezzo o per qualità organolettiche, facevano fatica a emergere” dice Mattia Vita, seconda generazione di mastro distillatore, nell’azienda di famiglia Nexus Group avviata dal papà nel 1998 e ora guidata insieme al fratello Luca. “Nella nostra distilleria seguiamo tutti i passaggi della filiera: dalla scelta della materia prima fino alla spedizione. L’idea di Bitter Fusetti è stata da subito più fresca, giovane e innovativa rispetto ai competitor e, soprattutto, parlava ai bartender. Se oggi Bitter Fusetti ha ottenuto questo successo, è grazie ai bartender con cui abbiamo la fortuna di collaborare. Il loro ruolo è stato fondamentale in fase di ricettazione, perché conoscono meglio di noi i trend del mercato e le esigenze attuali dell’industry”. Di contro, Nexus Group ha messo in gioco tutto il suo know-how, che vanta 25 anni di esperienza nel mondo della distillazione. 

bitter fusetti

Secondo Flavio, l’errore delle altre aziende minori è stato quello di voler puntare, a tutti i costi, su un prodotto innovativo. “Perché bisogna fare un qualcosa di diverso, quando si può migliorare quello che già piace e funziona?”

Così, il Bitter Fusetti viene inizialmente testato per 6 mesi nei locali del gruppo Farmily. “Abbiamo lavorato in blind test, alla cieca. Abbiamo fatto assaggiare lo stesso cocktail ai clienti, preparato con due diversi tipi di bitter e abbiamo chiesto loro quale preferissero. Quando abbiamo ottenuto un riscontro ottimale, dopo aver ricalibrato la ricetta, l’abbiamo lanciato sul mercato” che, sempre a detta di Flavio, è tutt’altro che saturo. “Il mercato del bitter è come quello della cola. C’è spazio per tutti, bisogna solo avere il coraggio di buttarsi e di competere con queste grandi aziende. Come? Creandosi una propria nicchia di clienti”, che nei locali del gruppo Farmily è già notevole.

Bitter Fusetti inizia a ottenere subito un grande riscontro. “È perfetto da utilizzare sia come prodotto di linea, in classici quali il Negroni, l’Americano o il Milano-Torino, sia in signature, come il nostro Fusettone, realizzato con 40 ml di Fusetti e 120 ml di soda al pompelmo”. Bitter Fusetti è estremamente versatile, tanto che si presta alla perfezione anche per essere utilizzato in cocktail più dolci, come il Punch, per il suo minor tenore zuccherino rispetto agli standard di un bitter.

fusettone

LE VERSIONI LIMITED EDITION

“Fin dal primo compleanno, ad aprile 2021, abbiamo scelto di produrre delle limited edition annuali, per espandere il consumo del bitter oltre all’aperitivo” dice Mattia Vita. Oltre al Nature, prodotto senza l’utilizzo di ingredienti artificiali, e all’American Edition, con bourbon whisky al posto di alcool di grano, c’è stata una terza limited edition, l’unica entrata stabilmente in produzione. 

Si tratta dell’Academia Edition al cacao, nata per Natale 2021 da una collaborazione con Chef in Camicia, e poi messa in produzione a settembre 2023, per il grande riscontro ottenuto. “Il Fusetti Cacao è perfetto da bere a fine pasto, ma anche per essere utilizzato in un Negroni, Americano, Boulevardier, in abbinamento al whisky o in un cocktail tiki, come il Mai Tai” dichiara Flavio. “La sua ricetta è molto semplice: agli ingredienti di quella classica, viene aggiunto un infuso di fave di cacao”.

bitter fusetti cacao

Dall’idea di spaziare anche in altri settori della miscelazione, come quella tropicale e caraibica, nel 2023 è nato anche il Fusetti Banana, un bitter in cui l’alcool di grano è sostituito da rum bianco e in cui la banana non è presente solo come infuso, ma anche come pimento dram, un classico liquore della miscelazione tiki, preparato con diverse spezie, tra cui il pepe garofanato. “Questo bitter sta piacendo molto, perché può essere utilizzato per conferire una nota tropicale in twist on classic, come il Negroni, ma anche in signature personali”.

bitter fusetti banana

Per far conoscere tutte le proprietà di questi due bitter, fino a maggio Gianni Zottola sarà protagonista di un tour di masterclass, organizzate per professionisti in tutta Italia. In queste giornate, oltre a raccontare la storia della miscelazione tiki e tropicale e a illustrare il potenziale utilizzo in twist on classic, Zottola spiega anche come utilizzare questi bitter in signature molto identitari, come il Fusetti Happy e La Banana del Marinaio.

Fusetti Happy (Gianni Zottola):

  • 40 ml Fusetti Banana
  • 20 ml Fusetti Cacao
  • 20 ml Bitter Fusetti
  • Fetta di arancia
  • 1 lampone

La Banana del Marinaio (Flavio Angiolillo):

  • 30 ml Fusetti Banana
  • 30 ml vermouth ambrato
  • 10 ml Plantation Rum Pineapple
  • 10 ml Liquore al caffè by Dripstillery

NON LA SOLITA PIÑA COLADA:

  • 20 ml Bitter Fusetti banana
  • 40 ml pre-batch
  • 20 ml Verjus

Frullare il tutto in blender con 3 cubetti di ghiaccio.

Pre-batch:

  • 100 ml assenzio by @tripstillery
  • 150 ml sciroppo di cocco
  • 300 ml latte

 

LE SFIDE ANCORA DA VINCERE

Promuovere un prodotto nuovo sul mercato non è mai semplice, ma Mattia Vita non parla di difficoltà. “Preferisco dire che è una bella sfida. Per emergere sul mercato siamo costretti a essere creativi ma, dall’altro lato, siamo obbligati anche a essere competitivi in termini di prezzo”.

“Nel guadagnarci la nostra quota di mercato – attualmente la produzione annua tra tutti i prodotti è di 100.000 litri – è di grande aiuto il lavoro di promozione che fanno, nei propri locali e nelle masterclass guest in tutta Italia i soci del gruppo Farmily – in primis Flavio – ma anche altri bartender quali, oltre al citato Gianni Zottola, Emanuele Primavera di Cinquanta Spirito Italiano e Umberto Oliva del Bella Bistrot di Milano”. Grazie alle tante conoscenze del gruppo nel settore della mixology, Bitter Fusetti è un prodotto che sta prendendo sempre più piede anche all’estero, “negli USA, in Regno Unito, Spagna, Portogallo, Francia, Svizzera, Austria, Slovenia, Ungheria, Hong Kong e Taiwan”.

bitter fusetti banana

Da seguire, in particolare, è il lavoro digitale di Flavio Angiolillo, che sul suo profilo Instagram mette in mostra la poliedricità di Bitter Fusetti. L’ingrediente viene utilizzato in video d’impatto e a volte anche divertenti – realizzati dall’agenzia di comunicazione BBQ – in cui vengono preparati i signature più svariati: dal Negroni del Marinaio all’Americano ai fiori, fino al Garibaldone e al Farmer’s Punch.

Un’importante sfida da vincere, ci svela Flavio, è di marketing. “Bitter e amari sono prodotti con alcol, piante, spezie, zucchero, acqua e coloranti. L’unica differenza è che il bitter ha il colorante rosso, mentre gli amari possono avere il caramello o le spezie. Nonostante ciò, siamo abituati a pensare che questi prodotti siano molto diversi tra loro e che quindi un bitter non possa mai essere ordinato a fine pasto. Con le limited edition, abbiamo proprio l’obiettivo di spiegare questa versatilità di consumo”.

Mentre Bitter Fusetti lavora alla prossima limited edition, che ci dicono farà divertire, sperano di sfatare quest’altro tabù nel settore del bitter. Oltre a far conoscere il brand in tutto il mondo.

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Redazione MT Magazine

MT Magazine è una finestra sempre aggiornata sul mondo della miscelazione italiana e internazionale. Nata nel 2017, da un’idea di Laura Carello, il progetto ambiva a creare una guida circoscritta ai cocktail bar di Torino e Milano, in pochi anni poi si è ingrandita al punto tale da diventare un vero e proprio magazine di riferimento per il settore della mixology e gli appassionati di cocktail.

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