C’era un tempo, a Londra, in cui le donne ricoprivano solo ruoli marginali all’interno dei bar. Stiamo parlando di 120 anni fa. Sebbene poco meno della metà delle barladies era donna – un numero piuttosto alto considerata il maschilismo presente allora nella società – dall’altro lato solo una di loro riuscì a diventare un’icona e a essere ricordata nel tempo. Si tratta di Ada Coleman, head bartender dell’American Bar del Savoy Hotel di Londra per 23 anni e autrice dell’Hanky Panky: un cocktail destinato a entrare nella storia della miscelazione.
Chi era Ada Coleman
Ada Coleman è stata, prima di tutto, una rivoluzionaria, che si è trovata nel momento giusto al posto giusto. Figlia di uno steward del golf club Rupert D’Oyly Carte, iniziò a lavorare nel negozio di fiori dell’hotel Claridge – 16° nella classifica The World’s 50 Best Hotels 2023 – dopo la morte del padre e, subito dopo, al bar dell’albergo. Qui imparò a miscelare grazie al sommelier Fisher, ma si scoprì ben più talentuosa dello standard, tanto da essere promossa head bartender dell’American Bar del Savoy nel 1903. Con la sua presenza, il Savoy divenne un’icona della miscelazione cittadina e non solo e il bancone di Ada fu frequentato da personalità di spicco, quali Mark Twain, Marlene Dietrich, Charlie Chaplin e il principe del Galles. Dopo 23 anni di onorato servizio, il Savoy chiuse i battenti per rinnovo degli spazi e Ada fu rimpiazzata dal bartender Harry Craddock. Ancora oggi, non si conosce quale sia il motivo di questa sostituzione ma ciò che è certo è che, quando Ada si ritirò, ben cinque giornali scrissero della notizia, per il ruolo di primo piano che aveva ricoperto nella miscelazione, ma anche nella società, di allora.
La ricetta dell’Hanky Panky
Tra i clienti dell’American Bar del Savoy Hotel vi era un certo Charles Hawtrey, un attore di commedie che un giorno chiese ad Ada un cocktail che lo rinvigorisse, perché era stanco. Così, la barlady preparò una variante del Manhattan, sostituendo il whiskey con il gin e aggiungendo del Fernet Branca. Charles esclamò: ‘Per Giove, questo è il vero Hanky Panky!’. Con l’espressione Hanky Panky, l’attore intendeva dire che il cocktail fosse il risultato di un esperimento di magia. Perché era perfetto, proprio il drink che lui desiderava. Poco dopo, la ricetta del drink venne menzionata da Harry Craddock nel The Savoy Cocktail Book e divenne, da quel momento, un classico della miscelazione, bevuto ancora al giorno d’oggi, come testimonia l’International Bartenders Association (IBA), che lo ha inserito tra i The Unforgettables cocktail nel 2020.
Ecco la ricetta del cocktail bar di Torino La Drogheria.
Ingredienti:
- 45 cl Punt e Mes
- 45 cl Gin Seven Hills
- 7,5 cl Fernet Branca
Bicchiere: coppetta
Tecnica: stir and strain