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Nicola Romiti, il nuovo Bar Manager del The Doping Bar

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Il The Doping Bar di Milano ha annunciato il nuovo bar manager: Nicola Romiti. Già conosciuto in città per l’esperienza da Carlo e Camilla in Segheria e per quella più recente al Ristorante Al Naviglio, il marchigiano è il prescelto dal boutique hotel Aethos Milan di Piazza Ventiquattro Maggio. Dopo un inizio in soft opening, il bar manager ha presentato la nuova drink list, a tema danze popolari di tutto il mondo.

nicola romiti

Nicola Romiti

Nato nel 1993 a Fossombrone, una cittadina marchigiana in provincia di Pesaro e Urbino, Nicola Romiti inizia a lavorare nel mondo dei cocktail bar partendo dai locali del territorio. La passione lo porta a Milano, dove nel 2018 entra nello staff di Carlo e Camilla in Segheria come bartender per poi diventare, tre anni dopo, il bar manager. Quest’esperienza gli permette di apprendere uno stile di miscelazione, quello della cucina liquida, che lo caratterizzerà negli anni a venire, portandolo a sperimentare nuovi drink con l’utilizzo di frutta e verdura di stagione, grazie allo stretto contatto con il ristorante con il quale si troverà a lavorare. Con l’arrivo del Covid-19, Nicola ritorna nelle Marche, a Fano, per un’esperienza da bar manager al cocktail bar Tinto. Dopo la breve esperienza, al Ristorante Al Naviglio negli spazi dell’ex Carlo e Camilla in Segheria, per Nicola si sono aperte le porte di una nuova ed entusiasmante esperienza, al The Doping Bar.

Il cocktail e il distillato preferito di Nicola Romiti sono l’Americano e il rum agricolo.

the doping bar

Il locale

Un salotto inglese dagli arredi vintage. È questo lo stile del The Doping Bar, cocktail bar molto elegante, ma allo stesso tempo anche altrettanto conviviale. Lo stile degli arredi è unico: nelle sale spicca il gusto che il primo proprietario dell’albergo ha per gli oggetti d’epoca, reperiti personalmente in giro per il mondo.

Alcuni esempi? Un modellino del Titanic in scala 1:18 o uno struzzo reale. Se nel bancone domina il tradizionale legno e il vintage, delle abat-jour e di una bici d’epoca, il pavimento a scacchiera bianco-nera è uno sfoggio di eleganza mai passata e gli ampi ambienti dove sono collocate le sedute un omaggio all’internazionalità. L’atmosfera, rilassante, invita a godere della bellezza del tempo che trascorre. E, si sa, non c’è modo migliore per farlo se non con un buon drink, dall’aperitivo al dopocena.

La miscelazione

Lo stile di Nicola Romiti si conferma. La cucina liquida che aveva messo in pratica da Carlo Camilla in Segheria è rimasta il marchio di fabbrica dei suoi signature. Insieme ai distillati premium provenienti da tutto il mondo, nei suoi cocktail sono sempre protagoniste frutta e verdura di stagione, sui cui Nicola focalizza gran parte del lavoro di ricerca. In un contesto d’albergo, come quello del The Doping Bar, non si può prescindere da una miscelazione classica, ed è per questo che, solo su richiesta, lo staff del bar è a disposizione per realizzare tutte le icone della miscelazione internazionale. Ad accompagnare Nicola in questa nuova avventura, ci sono i confermati Alessandro Cuomo e Andrea Lucanera, rispettivamente head bartender e bartender, e cinque nuovi ingressi.

La nuova drink list: danze popolari

Il tema della nuova drink list, la prima firmata da Nicola Romiti, sono le danze popolari di tutto il mondo. La danza è un’arte, come la miscelazione, e nello specifico queste danze sono sinonimo di gioia e convivialità, così come il The Doping Bar. Dodici sono, in tutto le scelte della drink list. Si spazia da La Hula, dolce, fruttato e cremoso, ispirato alla danza tradizionale cubana e realizzato con Santa Teresa 1796, ananas grigliato allo yakitori, mango, lime, ibisco e meringa, al Tango, un twist on classic sull’Hanky Panky, che vuole richiamare l’atmosfera del ballo argentino. Il classico Yerba Mate viene in questo caso miscelato con Tanqueray 10 infuso ai limoni di Amalfi, Italicus, Fernet, Yerba Mate, The Organics Simply Cola, Falernum e CO2. Il risultato? Elegante e frizzante. Il Tip tap, tradizionalmente chiamato jig, nasce in Irlanda, come dimostrato dalla base alcolica dell’omonimo cocktail dolce, intenso e cremoso: il Jameson Black Barrel, qui supportato da vodka Ketel One savoiardi mix. Gli altri ingredienti sono Mr. Black, caffè, foam di mascarpone e Caffè 124, cacao. Altro cocktail della nuova drink list, fruttato, speziato e setoso, è il Bollywood, un richiamo al mondo indiano, con Bombay Premier Cru, olio di cocco, curcuma, curry e acqua di cocco.

La cucina

La miscelazione di Nicola Romiti si è sempre caratterizzata, negli ultimi anni, per la grande contaminazione con il ristorante adiacente al cocktail bar. L’outlet gastronomico di punta dell’hotel Aethos Milan si chiama ZAÏA, è guidato dai cuochi Dario Guffanti e Luigi Gagliardi e si distingue per un mix di sapori italiani e internazionali, per un risultato speziato ed eclettico. Lo stile degli arredi è lineare e mediterraneo e, come al The Doping Bar, anche qui è centrale l’ideale di convivialità, come dimostrato dalle portate che ben si prestano alla condivisione. In attesa di studiare un cocktail pairing ad hoc, Nicola Romiti ha già iniziato a dialogare con i due cuochi. Il risultato sarà presto svelato. 

 

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Alessio D'Aguanno

Alessio D’Aguanno è il copywriter. Intervista bartender e racconta il lavoro che questi ultimi fanno nei cocktail bar italiani e di tutto il mondo, sia nel blog che nella guida cartacea.

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